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L’Anciua diventa Cala Sabina, apre la spiaggia “contesa” di Ospedaletti fotogallery

Agli ex gestori dello stabilimento Byblos la concessione per i prossimi 8 anni, sulla quale pende il ricorso al Tar della società esclusa. Ecco come diventerà nei rendering dello studio Gambin

Generico luglio 2024

Sanremo. Ha aperto ieri con un nuovo nome l’ex spiaggia dell’Anciua a Ospedaletti, ribattezzata dai nuovi concessionari Cala Sabina. Ad aggiudicarsi l’appalto conteso, e sul quale pende l’incognita di un ricorso al Tar da parte del candidato escluso, sono stati l’imprenditrice Milena Caputo e il marito Davide Simbari, fino allo scorso anno a capo dello stabilimento Byblos. Caputo è anche la promotrice di uno dei tre project per la riqualificazione straordinaria del complesso Byblos di proprietà comunale.

L’aggiudicazione della concessione è avvenuta a stagione molto inoltrata, per una serie di verifiche che la commissione costituita presso la centrale unica di committenza dei Comuni di Bordighera e Ospedaletti ha effettuato, a fronte di un’altra offerta vincente, in ultimo scartata per questioni tecniche: quella della Petit Royal srl di Eliana Ramoino e del commercialista sanremese Fabio Finamore, già gestori dell’omonimo albergo. La società ha annunciato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva.

A predisporre il progetto di Cala Sabina (dal nome e in memoria della madre dell’imprenditrice Caputo), è stato l’architetto Guido Gambin di Sanremo. Curiosamente lo stesso professionista che ha curato i progetti della Petit Royal e di un altro neo concessionario di spiaggia libera attrezzata della cittadina delle rose. Per la serie, qualità e stile inconfutabili. «Abbiamo aperto ieri dopo i primi lavori di sistemazione -, commentano Caputo e Simbari -. Siamo felici di aver ottenuto la fiducia del Comune, che ringraziamo. Insieme a noi ci sarà nostro figlio, Francesco, che porterà, qui, la sua esperienza di bartender professionista, già apprezzata ai Balzi Rossi di Ventimiglia e prima al Buddha Bar di Montecarlo. Pensiamo a una gestione rivolta ai giovani e al momento dell’aperitivo serale. Dopo aver accolto la clientela nello stabilimento Byblos, siamo pronti per ricominciare questa nuova avventura nel cuore del paese».

Gioisce anche il sindaco Daniele Cimiotti, che con l’avvio di Cala Sabina chiude il cerchio sui rinnovi delle concessioni demaniali di pertinenza del municipio: «Finalmente le tre spiagge libere attrezzate messe a gara sono state assegnate. La Caletta del Gabbiano è stata affidata senza intoppi, mentre abbiamo incontrato dei problemi per Cala Paramari e l’Anciua. Adesso la prima è direttamente gestita dal Comune tramite una cooperativa e a settembre verrà pubblicato un nuovo bando. Auguro ai nuovi gestori di Cala Sabina di avere una buona stagione. Spiace che la burocrazia ne abbia dimezzato le prospettive per l’anno in corso».

Come diventerà. Firmato dallo studio Gambin, il progetto di ristrutturazione integrale della spiaggia prevede una nuova struttura permanente, nella quale sono state ricavate ampie aree relax, una piscina e il solarium. Oggi poco più che un chiosco, Cala Sabina dovrebbe diventare nei prossimi 8 anni della durata della concessione, un locale completamente rinnovato e curato nei minimi dettagli. Oltre alla riqualificazione, il progetto – che dovrà passare al vaglio dell’ente locale e della Regione per le approvazioni di rito -, prevede la riqualificazione generale dell’area del lungomare tra il piazzale al Mare e lo stabilimento La Scogliera, della passeggiata stessa con una nuova illuminazione e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Investimento stimato nell’ordine dei 300 mila euro.

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