Politica

Imperia, Pd: «Crisi regione, addio ai contributi»

«La pesante crisi politica in cui è precipitata la Regione avrà effetti pesanti come dimostrano le recenti vicende dell’aeroporto di Genova o l’assenza di ogni programmazione per le gare delle concessioni demaniali»

pd partito democratico

Imperia. «Prendiamo atto delle dichiarazioni del Sindaco a margine della presentazione del terzo bando di programmazione Interreg Alcotra sul “danno” che sarebbe provocato dall’azzeramento, per l’anno 2024, del Fondo Strategico Regionale dove, sempre a detta del Sindaco, si prevedevano fondi su diversi Comuni del nostro territorio». Lo dichiara il Pd di Imperia.

«Dobbiamo però nostro malgrado correggerlo, perché il Fondo Strategico Regionale per l’annualità 2024 era già azzerato a causa delle conseguenze dell’enorme debito della sanità: la Regione aveva infatti potuto stanziare fondi praticamente solo per le emergenze alluvionali. Una situazione che risale a prima dell’arresto dell’ormai ex-Presidente Toti e che era ben nota.

Quanto agli interventi sul territorio citati dal Sindaco fanno parte, come è normale, di elenchi (in particolare per viabilità, difesa del suolo e rigenerazione urbana) che però non solo fondi già stanziati ma, appunto, un elenco di possibili interventi senza alcuna copertura finanziaria.

Le risorse sono state perse per la carenza di programmazione – il piano triennale del Fondo Strategico Regionale doveva andare in Consiglio molti mesi fa e, invece, è stato approvato solo pochi giorni fa in un’aula semideserta – e per una situazione finanziaria critica che non migliorerà, stretta tra il debito della sanità fuori controllo e i vincoli del patto di stabilità.

La pesante crisi politica in cui è precipitata la Regione avrà – questo lo condividiamo – effetti pesanti come dimostrano le recenti vicende dell’aeroporto di Genova o l’assenza di ogni programmazione per le gare delle concessioni demaniali.

Quello che ci auguriamo è l’avvento di un presidente e di una maggioranza che, nello stanziare risorse per il territorio, si ispirino finalmente a principi di trasparenza, imparzialità, efficienza.

Che spendano molto meno in comunicazione e mortai al pesto, mettendo più risorse nelle politiche sociali, nella manutenzione e tutela del territorio, nella mobilità sostenibile.

Che abbiano meno attenzione agli interessi dei singoli gruppi imprenditoriali e assai più all’ascolto delle istanze dei cittadini, delle associazioni, delle categorie».

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