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Gestione dei parcheggi a Ventimiglia, società presenta ricorso contro l’aggiudicazione alla ditta Colombo

29 luglio 2024 | 12:18
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Gestione dei parcheggi a Ventimiglia, società presenta ricorso contro l’aggiudicazione alla ditta Colombo

Chista l’ostensione degli atti «non esibiti o oscurati, ritenuti necessari per l’esercizio del diritto di difesa». Il Tribunale dichiara istanza irricevibile

Ventimiglia. Il Comune di Ventimiglia si è costituto in giudizio, davanti al tribunale amministrativo della Liguria, contro la società Saba Italia Spa che ha presentato ricorso al Tar  chiedendo l’annullamento, «previa sospensione dell’efficacia», della determina di aggiudicazione del bando di gara per la gestione dei parcheggi pubblici di Ventimiglia affidata alla società Rag. Luigi e Gerolamo Colombo, chiedendo una «verifica delle giustificazioni dell’offerta anormalmente bassa» presentata dall’aggiudicataria.

Dopo la rescissione del contratto per la gestione dei parcheggi alla precedente Sacar, l’amministrazione guidata dal sindaco Flavio Di Muro, ha deciso di indire una nuova gara, aggiudicata poi dalla Colombo.

Gara alla quale Saba Spa era stata invitata a partecipare con lettera d’invito inviata dal Comune il 21 dicembre dello scorso anno. Il 24 maggio scorso, ricevuta la comunicazione dell’aggiudicazione del bando alla Colombo, però, la società ha presentato una prima istanza di accesso agli atti di gara. Ma secondo la ricorrente, il Comune, tre giorni dopo, «ha esibito soltanto alcuni documenti, trasmettendo “le buste amministrativa, tecnica ed economica, nonché la corrispondenza tra la Stazione Appaltante e la ditta aggiudicataria, inerente la verifica dell’offerta anormalmente bassa” ma non le giustificazioni dell’anomalia dell’offerta e, inoltre, l’offerta tecnica trasmessa è stata quasi completamente oscurata».

A quel punto Saba Italia ha nuovamente scritto al Comune, chiedendo un’integrazione all’istanza di accesso e l’ostensione dei dati oscurati, ritenendoli necessari per l’esercizio del diritto di difesa. A questo punto, l’ente comunale ha trasmesso le giustificazioni dell’anomalia della Colombo, ma ha confermato l’oscuramento integrale dell’offerta tecnica già inviata il 27 maggio, precisando di avere «valutato la possibile sussistenza delle motivazioni di diniego all’estrazione completa dell’offerta tecnica, evidenziate dalla società aggiudicataria nella dichiarazione prodotta in sede di gara, connesse a segreti commerciali e tecnici o comunque legate a strategie imprenditoriali frutto dell’esperienza e di conoscenze acquisite nel tempo dalla società medesima che se rese note potrebbero comprometterne in futuro la concorrenzialità sul mercato nel settore di riferimento». Risposta, questa, che non ha soddisfatto Saba Italia, che ha nuovamente richiesto «l’esibizione dell’offerta tecnica priva di oscuramenti ribadendone l’indispensabilità per l’esercizio del diritto di difesa», senza però ottenere risposta.

Da qui la decisione di ricorrere al tribunale amministrativo regionale e quella del Comune di costituirsi parte civile in quanto «il ricorso rischierebbe di paralizzare, seppur temporaneamente, la gestione dei parcheggi affidata in via d’urgenza alla società Rag. Luigi e Gerolamo Colombo, risultata aggiudicataria della procedura di gara».

Con un’ordinanza pubblicata il 26 luglio, il Tar ha già dichiarato irricevibile l’istanza ostensiva endoprocessuale (richiesta formale che viene presentata all’interno di un procedimento giudiziario già in corso) riguardante l’accesso agli atti di gara. Saba Italia aveva infatti chiesto l’ostensione degli atti «non esibiti o oscurati, ritenuti necessari per l’esercizio del diritto di difesa».