Gdf, trafficante della “droga del combattente” arrestato a Ventimiglia

3 luglio 2024 | 08:16
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Fondamentale la presenza dell’unità cinofila: Hura ha segnalato la droga ai colleghi umani

Ventimiglia. Sei confezioni di tramadolo, contenenti 178 pastiglie, nascoste dentro una valigia su un autobus che da Parigi viaggiava verso Firenze. E’ quanto scovato dall’imbattile fiuto di Hura, pastore tedesco dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Ventimiglia durante un controllo presso il casello autostradale della città di confine, che ha portato all’arresto del trafficante: un cittadino romeno.

Appartenenti alla classe degli oppioidi, vendibili solo su prescrizione medica, le pastiglie di tramadolo sono legalmente utilizzate in campo medico come antidolorifico, ma per il loro effetto euforico il loro uso sta dilagando anche come sostanza stupefacente anche fra i terroristi dell’Isis, tanto da aver guadagnato l’appellativo di “droga del combattente”. Come altri oppiacei, poi, il tramadolo può portare a dipendenza fisica e psicologica.

Il consumo di questo farmaco quale stupefacente a basso costo è sensibilmente aumentato, tanto da essere inserito, nel 2022, dal Ministero della Salute nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

I fatti sono avvenuti il 7 giugno scorso, ma la notizia trapela solo oggi. Oltre all’arresto del romeno, che trasportava le pasticche  senza alcuna ricetta medica e senza avere documentazione relativa alla tracciabilità del pagamento, i finanzieri hanno sequestrato la droga e due telefoni cellulari che saranno esaminati al fine di acquisire informazioni utili per ricostruire il sostrato criminale.

L’attività in rassegna rappresenta testimonianza tangibile del costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza la quale riveste un ruolo fondamentale, quale forza di polizia economico-finanziaria e parte integrante dell’Amministrazione doganale, a contrasto di tutti i traffici illeciti connessi all’ingresso e all’uscita della merce nel o dal territorio dell’Unione Europea e tra di essi il traffico di sostanze stupefacenti a protezione della salute dei cittadini anche da quelle che, se utilizzate senza la supervisione di un medico, possono nuocere gravemente e creare dipendenza.