Foto e insulti sui social agli autisti Rt, l’indignazione di Usb: «Noi vittime della politica»

Lo sfogo del referente aziendale Alessandro Capitini: «Pubblicate immagini fuorvianti. Disservizi non sono causati dal personale»
Sanremo. Gli autisti della Riviera Trasporti si rilassano prima di riprendere il servizio, in attesa delle corriere che tardano ad arrivare per cause legate alla cronica carenza di personale e di mezzi a disposizione. Un utente li immortala e sui social scoppia la bufera. Sono oltre 120 i commenti che accompagnano le immagini pubblicate su Facebook e che dipingono i lavoratori come degli inetti.
Alessandro Capitini, rappresentante del sindacato Usb e dipendente di Riviera Trasporti, ha espresso forte sdegno per i commenti denigratori comparsi sui social media contro gli autisti dell’azienda. Le immagini pubblicate, raffiguranti alcuni dipendenti in momenti di relax all’esterno dell’autostazione, hanno scatenato una serie di reazioni negative e offensive. «Esprimo lo sdegno per i commenti vergognosi scritti su alcuni social all’indirizzo dei dipendenti di Riviera Trasporti», – ha dichiarato Capitini -. «Gli autisti sono stati accusati ingiustamente mentre stavano semplicemente aspettando il loro turno e orario di lavoro».
Capitini ha sottolineato che questa situazione è solo l’ultima di una serie di attacchi contro i lavoratori, che sono anch’essi vittime di una gestione aziendale problematica e di una politica inefficace. «È la solita guerra contro chi è anch’esso vittima di una situazione che ormai è sfuggita di mano da tanto tempo. Capiamo i loro problemi perché spesso sono anche i nostri». Il rappresentante sindacale ha poi criticato l’atteggiamento dell’utenza, spesso incline a giudicare senza conoscere le reali dinamiche del lavoro degli autisti. «Troppe volte l’utenza giudica senza conoscere le dinamiche, si pone con arroganza e invece di confrontarsi con chi ha portato RT al disastro (amministratori e presidenti vari) si sfoga e usa ogni pretesto per insultare e aggredire i dipendenti di turno che nulla possono fare se non subire»
Capitini ha evidenziato la frustrazione dei lavoratori, costretti a sopportare le critiche senza poter rispondere, per non essere etichettati come maleducati. «A suon di sacrifici continuano a guidare, mentre la politica è lenta a capire e si riempie la bocca di promesse che poi in questi anni non hanno portato a nulla. La gente si dimentica in fretta e la faccia ce la mette il dipendente, che oramai è il parafulmine del primo che passa».
In conclusione, il referente aziendale per Usb ha lanciato un appello alle autorità competenti affinché intervengano per chiarire le vere cause dei disservizi e proteggere i lavoratori dagli attacchi ingiusti. «Politici, presidenti e direttori: siamo stanchi delle vostre negligenze e mancanze. Chiediamo che qualcuno che conta abbia il coraggio di spiegare che le soluzioni ci sono ma costano, che il personale non può nulla contro l’incuria di altri, e che quando si lavora lo si fa anche con spirito di sacrificio. Se qualcuno ha qualche soluzione o lamentela, la deve affidare a voi e non a chi lavora».