Dal 6 luglio al 4 agosto a Santa Tecla la mostra “Luce e colori di Sanremo

4 luglio 2024 | 10:38
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Dal 6 luglio al 4 agosto a Santa Tecla la mostra “Luce e colori di Sanremo

Dedicata all’opera pittorica di Giuseppe “Pipin” Ferrari

Sanremo. Sarà inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18 presso la suggestiva Sala del Quartiere dei soldati la mostra “Luce e colori di Sanremo” – l’opera pittorica di Giuseppe “Pipin” Ferrari. L’evento è stato organizzato per celebrare l’artista sanremese di cui quest’anno ricorrono i 120 anni dalla nascita.

Pittore, studioso, storico e “cantore” della sua Sanremo, Ferrari è considerato uno dei suoi simboli e portavoce attraverso le sue opere di preziose testimonianze sulla città dei fiori. Questa mostra a lui dedicata vuole omaggiare il contributo che l’artista ha offerto attraverso la pittura alla storia e all’essenza sanremasca. Nei suoi dipinti Ferrari esprime attraverso luce e colori l’unicità di Sanremo, colta in luoghi, angoli, vie e architetture che hanno disegnato il profilo della città del Novecento e che hanno segnato indelebilmente la memoria ma anche la Sanremo di oggi. La mostra si compone di numerose opere pittoriche, alcune delle quali acquerelli che fanno emergere la storia della città anche attraverso la vita sociale e quotidiana, tradizioni e piacevoli e nostalgici ricordi. I soggetti che Ferrari predilige sono gli scorci della Sanremo vecchia, i caruggi, i ponti ormai scomparsi, angoli sconosciuti o caratteristici rappresentati in grandi e piccoli oli o ad acquarello.

I colori vanno da tonalità più scure e ombrose che ben descrivono gli angoli della “Pigna” (il centro storico e antico di Sanremo) dove il sole, a volte, sembra nascondersi, a tonalità luminose, vive, ma anche pastello. Talvolta i colori, soprattutto nei cieli, diventano irreali ed è la luce che modella l’insieme per renderlo un paesaggio quasi fantastico. La pittura di Giuseppe Ferrari, nella sua varietà e ricchezza di ispirazioni, risente comunque dell’influenza di colui che Pipin ha sempre considerato il suo principale maestro, ovvero Ambrogio Antonio Alciati.

La retrospettiva è curata da Anna Maria Ferrari – gallerista, critica d’arte e artista, nonché figlia di Giuseppe Pipin Ferrari e custode, insieme alla sorella Bianca Maria, dell’archivio e della Casa d’Artista in cui visse Ferrari. La mostra sarà arricchita da alcuni eventi collaterali: venerdì 19 luglio e domenica 28 luglio alle 16 sono previste visite guidate alla scoperta di “Sanremo e la Belle Epoque”. Immagini e voce del suo cantore: Pipin Ferrari” a cura di Marco Macchi ed Elio Marchese. Ritrovo davanti al Teatro Ariston, costo 10,00 euro (compreso ingresso alla mostra). Info e prenotazioni al n. 327 0824866

Venerdì 19 luglio alle ore 18:00 presso il Forte di Santa Tecla “Buon Compleanno Pipin” con testimonianze e letture dedicate al Maestro. Presso la Sala Quartiere dei Cannonieri, Ingresso gratuito. Infine per tutto il periodo della mostra tutti i martedì e giovedì alle ore 17 e 19 è possibile visitare la Casa dell’Artista. Massimo due persone alla volta. Info e prenotazioni 348 3578951

Inaugurazione sabato 06/07 ore: 18.00
Orario di visita alla mostra: da giovedì a domenica 17.30 – 23.30 (ultimo ingresso ore: 23.00)
Costo del biglietto 4 euro, ridotto 2 (giovani tra 18 e 25 anni) e gratuito per i minori di 18 anni.
Per scoprire in dettaglio tutti gli eventi ed eventuali aggiornamenti del programma si potrà consultare il sito internet fortesantatecla.cultura.gov.it e i profili social del Forte.

BIOGRAFIA
di Giuseppe Pipin Ferrari
Giuseppe Ferrari, detto Pipin (Sanremo, 19 luglio 1904 – 15 agosto 1972), è stato un pittore, scrittore e giornalista italiano. Nel monumento a lui dedicato dal Comune di Sanremo nei Giardini di corso Mombello è definito “ultimo cantore della Sanremo della Belle Époque”, per la sua attività di cronista e di storico.

Nasce a Sanremo da Giovanni Battista “Bacicin” Ferrari, allora capo dell’ufficio telegrafico, e Bianca Sappia. La sua famiglia – i De’ Ferrari-Palmari – era una delle più antiche e nobili della Liguria, unica nella Riviera di ponente ad essere inclusa nell’albo d’oro della Repubblica di Genova. Dopo la maturità classica prosegue gli studi prima a Torino, all’Accademia Albertina di Belle Arti, poi a Genova, all’Accademia Ligustica di Belle Arti, dove si diploma in disegno e architettura. Si perfeziona a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, allievo di Antonio Ambrogio Alciati, dove frequenta anche un corso di scultura, durante il quale stringe amicizia con Giacomo Manzù. Terminati gli studi inizia la sua carriera di pittore e giornalista, collaborando a Il Secolo XIX, Il Resto del Carlino e L’Eco della Riviera e come capo ufficio stampa del Casinò di Sanremo dagli anni Venti agli anni Cinquanta del Novecento. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si arruola volontario nella Regia Aeronautica, ma viene presto gravemente ferito, trascorrendo così sei mesi presso l’Ospedale Militare di Acqui Terme. Proprio durante il conflitto, la casa dove abitava con la famiglia in via Marsaglia, a Sanremo, viene distrutta in un bombardamento e si perdono così innumerevoli opere, documenti e oggetti personali dell’artista.

Nel 1948, insieme ad Antonio Rubino, fonda il giornale Il Gazzettone e poi il Gazzettino della Riviera dei Fiori. Nel 1957 fonda, insieme ad altri intellettuali, la mitica Famija Sanremasca, associazione a scopo culturale ancora esistente ed operante e del quale viene eletto primo presidente. Nel 1959 diviene insegnante e vicepreside presso il Collegio San Giorgio di Villa Magnolie a Sanremo e sposa in seconde nozze Antonia Bray.

Muore nel 1972, lasciando il proprio archivio conservato nella sua casa in corso Augusto Mombello, a Sanremo, dove è visibile lo studio nel quale ha svolto il lavoro di pittore, giornalista e scrittore. Nel 2016 il Comune di Sanremo ha dedicato i giardini di corso Augusto Mombello a Giuseppe Pipin Ferrari con una targa scultorea di Elio Marchese.