Carceri al collasso, avvocato Bosio: «Più agenti non bastano, servono riforme strutturali»
Questa sera in via Escoffier a Sanremo l’evento della Camera penale imperiese. Focus su suicidi e misure alternative
Sanremo. Gli avvocati dell’Imperiese si sono riuniti stasera in via Escoffier a Sanremo per una manifestazione promossa a livello nazionale dall’Unione delle Camere penali italiane. L’evento è stato incentrato sulle condizioni delle carceri e sul drammatico incremento dei suicidi tra i detenuti.
L’avvocato Marco Bosio, presidente della Camera Penale di Imperia, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, descrivendola come una “maratona oratoria” che punta a sensibilizzare la cittadinanza sulle condizioni disumane in cui vivono molti detenuti. «Dall’inizio dell’anno, si registrano 53 suicidi nelle carceri italiane. È fondamentale che la società prenda coscienza di questi problemi, che non riguardano solo gli operatori del diritto, ma tutta la comunità», – ha dichiarato il noto penalista ventimigliese -.
La situazione delle carceri del Ponente, con particolare riferimento a quello di Sanremo, è stata definita «critica» dall’avvocato Bosio, che ha evidenziato gravi problemi di sovraffollamento e la presenza di detenuti con disturbi psichiatrici che rendono difficile la gestione della sicurezza per il personale penitenziario. Rispetto all’annuncio del governo dell’invio di oltre 40 nuove unità di agenti della polizia penitenziaria destinati all’imperiese, Bosio ritiene questa misura insufficiente. «È un’iniziativa ancora molto debole ma è già qualcosa. Potenziare gli organici è importante, tuttavia il problema del carcere si risolve con riforme strutturali, con riforme organiche», – ha aggiunto il legale -.
Infine, Bosio ha puntato l’attenzione sull’urgenza di iniziative di clemenza come amnistia e indulto per affrontare il sovraffollamento carcerario. «È da parecchi anni che non si arriva a una norma reale, drastica, che risolve effettivamente il problema del sovraffollamento. L’intervento più importante sarebbe quello di un provvedimento di indulto o di amnistia». L’incontro odierno ha visto la partecipazione, oltreché degli avvocati e del presidente provinciale dell’Ordine Giancarlo Giordano, del presidente del tribunale di Imperia Eduardo Bracco, del giudice Chiara Bosacchi, di alcuni volontari e dell’associazione Nessuno tocchi Caino.