Al direttore

«Briatore si è comprato anche il diritto di non farci dormire», lo sfogo di una lettrice che abita a Grimaldi

Continuano le polemiche nei confronti del Twiga

Riviera24- Baia Beniamin

Ventimiglia. «Mai avrei pensato che il sig. Briatore impattasse un giorno nella mia vita e soprattutto mai avrei immaginato che un suo locale, il Twiga, atterrasse come un’astronave aliena su di una delle spiagge più selvaggi e sconosciute di Grimaldi. Ma è successo, ed ora i silenziosi pomeriggi di Grimaldi sono violati da una musica altissima, assordante che proviene dal locale del ragioniere di Verzuolo. Una musica che non permette di tenere le finestre aperte sebbene sia estate e che fa impazzire e a volte anche ridere per la banalità e la mediocrità delle scelte sonore da sagra di paese».

A scriverlo è una nostra lettrice residente a Torino, che da oltre 30 anni ha scelto Grimaldi per trascorrere i suoi momenti di relax. Pace e tranquillità, che ora a suo dire non esistono più a causa della presenza del Twiga di Briatore.

Nella lunga lettera inviata al nostro giornale, si legge: «A volte ci sono eventi notturni che vomitano, sempre a volume assordante brani improbabili che ti proiettano direttamente in una puntata di “Uomini e donne senior”, sprezzanti dei regolamenti comunali, dei decibel consentiti e dei limiti di orario. Calpestato ogni diritto: il diritto di avere pace e silenzio, di poter godere del fresco delle finestre aperte, di poter andare a dormire all’ora che si vuole. No, perché Briatore si è comprato anche il diritto di non farti dormire, cosi come si è comprato il diritto di far distruggere con yacht e motoscafi d’altura le acque dichiarate area marina protetta.
Sono infatti decine e decine le imbarcazioni che ogni singolo giorno arrivano, stazionano davanti al locale di Baia Benianim e poi ripartono rombando verso altri lidi. Disturbo della quiete pubblica, inquinamento acustico e ambientale».

«E i residenti cosa ne pensano? Qui non si tratta più dei soliti torinesi che fregano i parcheggi e che ingorgano l’unica strada del paese. C’è uno strano silenzio dei locali ad eccezione di una associazione “Terre di Grimaldi” che raccoglie firme e denuncia pubblicamente. E gli altri? Forse pensano che il ragioniere di Verzuolo faccia diventare Grimaldi come Montecarlo? Che una colata di cemento migliori la vita di chi ha scelto di rimanere in quel pezzo di Liguria spopolata? Forse pensano che sia meglio il circo del lusso spettacolarizzato e volgare piuttosto che attività di turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente? O forse non pensano più: questo è ormai il morbo del secolo», conclude.

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