Appassionato di kitesurf si schianta e muore a Riva Ligure, la ricostruzione
La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo per far luce sulla dinamica di quanto accaduto
Riva Ligure. Sono ancora in corso, da parte dei militari della Capitaneria di Porto di Imperia, gli accertamenti per la morte di Mauro Colombini, 49 anni, che ha perso la vita nel primo pomeriggio a Riva Ligure mentre stava praticando kitesurfing: uno sport del quale era un grande appassionato.
Al momento l’ipotesi preponderante è quella che Colombini sia stato trascinato da una raffica di vento mentre ancora si trovava sul bagnasciuga e stava preparando l’attrezzatura per entrare in mare. L’uomo è finito prima contro una montagnetta di sabbia e pietre, perdendo il casco che aveva già indossato, e poi contro la scogliera che fa da argine al rio Giarello, in zona “Prati Mammelloni”, nei pressi di via Bartumelin. Un impatto violentissimo, che ha causato al 49enne un grave trauma cranico e l’ha poi sbalzato all’interno del canale.
Colombini è stato subito raggiunto dal personale sanitario del 118 insieme, giunto insieme a un equipaggio della Croce Verde di Taggia, ai vigili del fuoco e agli uomini della Guardia Costiera, ma durante le operazioni di soccorso è andato in arresto cardiaco, morendo poco dopo.
Sul luogo della tragedia è giunto anche il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra. L’uomo lascia la moglie e due bambini.
La Procura di Imperia ha aperto un fascicolo per far luce sulla dinamica di quanto accaduto.