Alla morgue del Saint Charles fa un caldo da morire

9 luglio 2024 | 10:38
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Alla morgue del Saint Charles fa un caldo da morire

Salme conservate a temperature fuori norma. La denuncia di parenti e onoranze funebri

Bordighera. Camera mortuaria o forno crematorio? La differenza può essere sottile, soprattutto a Bordighera dove nella “morgue” del Saint Charles le salme dei defunti rimangono incustodite a temperature superiori ai 28 gradi centigradi.

A denunciare la situazione sono gli operatori delle pompe funebri e i parenti delle vittime temporaneamente conservate nella camera mortuaria dell’ospedale cittadino (gestito dal privato, come l’intero complesso sanitario locale). Stando a quanto appreso da fonti interne, il problema in questione sarebbe legato all’impianto di condizionamento e ai rapporti tra il gestore e il manutentore.

Per la normativa che regola la conservazione delle salme nel periodo che precede il loro trasferimento in chiesa per il funerale e la sepoltura, i cadaveri dovrebbero essere mantenuti in una stanza refrigerata a una temperatura minima interna, invernale ed estiva, non superiore ai 18 gradi centigradi. A stabilirlo è il decreto del presidente della Repubblica datato 14 gennaio 1997, che recita: “Il servizio mortuario deve essere dotato di condizionamento ambientale che assicuri le seguenti caratteristiche igrometriche: temperatura interna invernale ed estiva non superiore a 18 °C per i locali con presenza di salme; umidità relativa 60% ± 5; numero ricambi aria/ora esterna 15 v/h.”.

Come dimostra la foto scattata nella giornata di ieri a Bordighera, in presenza di due defunti nelle bare, la camera mortuaria registrava temperature superiori ai 28 gradi. Non sarebbe la prima volta. Secondo la testimonianza di alcuni parenti, in certi casi gli addetti delle pompe funebri sono costretti a sigillare le casse da morto per scongiurare effetti nefasti sulla tenuta delle spoglie. Contattata la direzione sanitaria del Saint Charles, i referenti hanno prima confermato un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento, salvo poi negare ufficialmente il problema.