Alla Festa dell’Unità di Camporosso prime prove di campo larghissimo
Sabato sera a Bigauda evento pubblico con i segretari regionali dei partiti in opposizione a Toti. Quesada: «Dimenticare un passato fatto di mortai e tappeti rossi»
Camporosso. Le prime prove del campo largo, anzi larghissimo, in vista delle prossime elezioni regionali liguri, si terranno a Camporosso, il 27 luglio, in occasione della Festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico, segretaria provinciale di Imperia.
Tra gli ospiti inseriti nella locandina diffusa ieri sera sui social figurano l’onorevole Andrea Orlando, potenziale candidato presidente del centrosinistra; il consigliere regionale Fabio Tosi del Movimento 5 Stelle; l’imperiese Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra Italiana; Cistina Lodi, segretaria regionale di Azione; Ferruccio Sansa, ex candidato presidente nel 2020 e attuale consigliere regionale della lista che porta il suo nome; Mauro Gradi, segretario regionale di +Europa e Simonetta Simonetti, segretaria regionale dei Verdi. Attesa fuori programma una rappresentante di Italia Viva, probabilmente Barbara Pasquali, assessore della giunta savonese del sindaco Marco Russo. Unico assente giustificato per impegni pregressi, il segretario ligure dei Dem, Davide Natale.
Il parterre di relatori è stato selezionato con l’obiettivo di rinsaldare il campo largo ligure, dalla sinistra al centro moderato, dopo l’evento di piazza di giovedì scorso, quando a Genova hanno manifestato sul palco di De Ferrari per chiedere le dimissioni di Toti, i segretari nazionali dei principali partiti di opposizione al centrodestra: da Elly Schlein a Giuseppe Conte, passando per Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. A moderare il confronto, che si terrà nel centro Bigauda di Camporosso, alle 18:30, ci sarà il giornalista Emanuele Rossi. A fare gli onori di casa, il segretario provinciale Cristian Quesada e il consigliere regionale Enrico Ioculano.
«Apriamo la Festa dell’Unità in grande stile, – ha dichiarato Quesada -. Coltiviamo l’ambizione di cominciare a fare una sintesi perché, in un quadro incerto come quello che stiamo vivendo in Liguria, dobbiamo investire al meglio il tempo che avremo di fronte per far comprendere ai liguri le nostre proposte per la Regione. È una grande soddisfazione aver dato vita al primo evento in cui saranno presenti i riferimenti regionali di coloro che sono alternativi a Toti e credono che ci sia bisogno di una politica diversa. Il “totismo” e il centrodestra in Liguria hanno concluso la loro fase, non per le inchieste, ma per il fatto che non hanno dato le risposte necessarie».
«Quando in una regione cresce il numero di coloro che non riescono più ad accedere alle cure, quando i pronto soccorso sono presi d’assalto perché migliaia di cittadini non hanno più il medico di base per la carenza dei medici stessi, vuol dire che vengono meno i fondamentali. Questo è il primo banco di prova: non appena i liguri percepiranno che esiste un’alternativa seria e credibile, il centrodestra entrerà inevitabilmente in una crisi irreversibile». Conclude il segretario provinciale dei Dem: «Ai totiani che hanno sbandierato il fatto che saremmo uniti solo dall’essere contro il presidente, rispondiamo con la compattezza di chi vuole parlare di futuro e dimenticare un passato fatto di mortai e tappeti rossi».
(In copertina a sinistra Schlein, al centro Quesada e a destra Natale nel 2023 a Camporosso)