Ad un’imperiese il primo “Campionato nazionale della salsa al mortaio con l’aglio di Vessalico”

2 luglio 2024 | 17:03
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Ad un’imperiese il primo “Campionato nazionale della salsa al mortaio con l’aglio di Vessalico”

La manifestazione, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Consorzio Olio Riviera Ligure DOP e sostenuto dalla Regione Liguria, assessorato al marketing territoriale e all’agricoltura, ha visto la partecipazione di amministratori comunali, sindaci e opinion leader dell’alta Valle Arroscia

Imperia. E’ Giorgia Canetti di Imperia la vincitrice del primo “Campionato nazionale della salsa al mortaio con l’aglio di Vessalico”. L’evento si è svolto nel paese della Valle Arroscia nel corso della storica 264ª Fiera dell’Aglio che si è conclusa con un successo straordinario, celebrando la tradizione e l’innovazione culinaria della Liguria. La manifestazione, organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Consorzio Olio Riviera Ligure DOP e sostenuto dalla Regione Liguria, assessorato al marketing territoriale e all’agricoltura, ha visto la partecipazione di amministratori comunali, sindaci e opinion leader dell’alta Valle Arroscia. Questi rappresentanti hanno unito le forze per promuovere l’Aglio di Vessalico, un prodotto che lega undici paesi nella zona di produzione. Tre i finalisti: oltre a Giorgia Canetti hanno partecipato Giancarlo Filippi di Carrù e Alexandra Barrientos di Genova.

Per tutta la giornata la fiera è stata animata da stand gastronomici che hanno offerto le specialità locali, tra cui i vini di Ranzo, l’olio DOP Riviera Ligure, le olive Taggiasche e il Basilico Genovese DOP. Il cuoco contadino Matteo Dalmasso ha deliziato il pubblico con i suoi cooking show, mentre i discepoli di Augusta Escoffier hanno dimostrato la loro maestria al mortaio, giudicando la competizione.

Il clou dell’evento è stato però il 1° Campionato Nazionale di salsa al mortaio con l’Aglio di Vessalico, che ha messo in luce non solo l’aglio di Vessalico ma anche tutti i prodotti Made in Liguria. Le salse, condite con l’olio DOP Riviera Ligure, sono state giudicate da una giuria d’eccezione: il presidente dei discepoli di Augusta Escoffier, Renato Grasso.

Ma non è finita qui. Durante la giornata, i sindaci e gli amministratori comunali dei paesi della zona di produzione dell’aglio di Vessalico hanno dato una dimostrazione al mortaio, celebrando la tradizione contadina e l’importanza di questo prodotto per la comunità locale.

«In qualità di sindaco di Vessalico – ha detto Flavio Manfredi – sono immensamente orgoglioso del successo ottenuto dalla nostra fiera e dal Campionato Nazionale di salsa al mortaio. Questi eventi non solo celebrano l’Aglio di Vessalico, un gioiello della nostra agricoltura, ma anche l’unità e la forza della nostra comunità. La partecipazione entusiasta di pubblico e visitatori dimostra l’importanza della nostra tradizione enogastronomica e il potenziale turistico della Valle Arroscia. Continueremo a lavorare insieme per promuovere la nostra cultura e i nostri prodotti, garantendo che Vessalico e l’alta Valle Arroscia siano riconosciuti come simboli di eccellenza del “bel Paese”».

Andrea Ferrari, presidente del Comitato di Tutela dell’Aglio di Vessalico, ha espresso grande soddisfazione per la straordinaria collaborazione che questo evento ha catalizzato tra produttori e amministrazioni comunali di tutti i territori inseriti nella zona di produzione del nostro aglio. “Auguriamo che questa buona pratica possa consolidarsi per altri eventi dedicati all’enogastronomia”.

«La giornata del 2 luglio – hanno evidenziato Alessandro Navone e Franco Laureri presidente il responsabile comunicazioni e marketing degli Antiche Vie Del Sale – ha concluso un lungo percorso di comunicazione e promozione del campionato, coinvolgendo turisti come testimonial del prodotto sulle spiagge di Laigueglia e Imperia, oltre a una campagna social che ha trasformato i partecipanti in influencer dell’aglio di Vessalico. Questo evento ha dimostrato l’unità e l’impegno civile e politico per promuovere il territorio dal punto di vista turistico, attraverso nuovi prodotti legati all’enogastronomia e alla storia contadina della terra ligure».