Ad Imperia Marjolaine Etienne, voce dei popoli autoctoni del Quebec all’ONU
Dal 2021 è stata scelta per consigliare il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sull’uso del Fondo volontario delle Nazioni Unite
Imperia. Marjolaine Etienne, voce dei popoli autoctoni all’ONU si trova nel capoluogo di provincia dove ha deciso di passare alcuni giorni di vacanza.
Scelta per consigliare il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sull’uso del Fondo volontario delle Nazioni Unite, dopo aver passato la scorsa settimana all’ONU per incontrare gli Ambasciatori del Canada, della Norvegia e dell’Australia ha deciso di trascorrere alcuni giorni di relax ad Imperia e si dice «onorata di essere qui in questa regione che mi permette di conoscere meglio gli aspetti sul mare, sulla cucina e anche di aver incontrato la scrittrice Donatella Mascia, perché con lei abbiamo parlato del progetto di scrivere un libro su di me e sul mio coinvolgimento con il popolo Autoctono».
Marjolaine Etienne è la voce ed un punto di riferimento di un popolo, il suo, gli Innu, in Quebec – confinato nelle riserve- per anni rimasto in silenzio subendo violenze e soprusi di ogni genere. Solo nel 2009 il governo Canadese ha aperto una inchiesta per indagare su quanto accaduto nei “Pensionnat”, collegi religiosi (l’ultimo chiuso agli inizio degli anni ’80) dove i bambini autoctoni venivano portati i bambini strappati alle loro famiglie con l’intento di civilizzarli in quanto selvaggi.
Non appena varcata la soglia di questi collegi venivano spogliati della loro identità culturale: non potevano parlare la loro lingua ma solo il francese, pena punizioni severe spesso fisiche. Intere generazioni di Innu cancellate, dove ragazzi e ragazze non appena usciti da queste strutture non avevano più un identità e la droga e l’alcool erano il loro rifugio prima di arrivare a suicidarsi.«Ancora oggi- spiega la consigliera Etienne-il tasso di suicidi è molto alto nelle riserve».
Presidentessa anche della FAQ ( Femmes Autochtone du Québec) dove le attività che svolgono sono quelle di ridare sicurezza alle donne Autoctone che devono riscattarsi. Due i progetti su cui lavora, il primo quello di aiutare e seguire le donne vittime di maltrattamenti non solo nelle mura domestiche, ma anche nel contesto sociale (l’ultima sterilizzazione involontaria risale 2019) mentre il secondo è quello di spronare le donne Autoctone capaci, ad arrivare a posizioni di leadership, per essere un esempio per le prossime generazioni.
«Tutto è partito dal mio coinvolgimento nella mia comunità, ero molto coinvolta è ho incominciato con una carriera politica.
Il Quebec- racconta- ha una storia che continua a seguirci, una realtà che è ancora presente, che ha portato tanta sofferenza al popolo Autoctono e anche a quelli al di fuori del Quebec e in questo contesto sappiamo che c’è anche la costruzione dei collegi ( Pensionnat). La costruzione dei collegi è stata fatta per prendere i bambini autoctoni, portarli via dalle loro famiglie e portarli nei collegi dove sono state fatte molte vittime, tanti abusi sessuali, violenze fisiche, discriminazioni».
«Il mio coinvolgimento- prosegue- è diventato ancora più grande, mi sono proposta per mettermi al servizio del popolo Autoctono e supportarlo in tutto il mondo e oggi sono Consigliera delle Nazioni Unite per i fondi volontari delle Nazioni destinati alle popolazioni Autoctone, faccio in modo che la voce del popolo Autoctono nel mondo, possa partecipare e far capire la loro realtà all’interno della comunità».
Il 24 luglio prossimo la Consigliera sarà ad Alba per incontrare Giovanna Quaglia Presidente di Paesaggi di Langhe – Roero e Consigliera Regionale e con l’assessore alle Politiche Sociali Elisa Boschiazzo.
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