«A Ventimiglia manca una programmazione, la città è immobile». I consiglieri Sismondini e D’Andrea tracciano il bilancio
A un anno dall’insediamento dell’amministrazione Di Muro
Ventimiglia. Rifiuti, sicurezza, decoro. Il bilancio di un anno di amministrazione Di Muro, tracciato dai consiglieri di minoranza Gabriele Sismondini e Cristina D’Andrea è negativo e si potrebbe riassumere in un detto popolare: «Tanto fumo e poco arrosto».
«Dopo un anno penso che bisognerebbe iniziare a vedere dei miglioramenti, invece non ci siamo – dichiara Sismondini -. Quella che manca, è una progettualità, una visione globale di quello che deve diventare Ventimiglia. In questi mesi abbiamo visto solo gran slogan e fotografie. Non metto in dubbio che la squadra di maggioranza cerchi di impegnarsi, ma probabilmente manca anche un po’ di esperienza, non dico da parte del sindaco che ne ha, e forse anche di conoscenza del territorio».
E ancora: «Il sindaco sta usando la sua esperienza politica anche a livello nazionale, per riallacciare i rapporti con la vicina Francia, per dare un’immagine diversa della città. Ma prima di fare promozione turistica, bisognerebbe trovare soluzioni concrete alle tante criticità che attanagliano Ventimiglia, se no quando i turisti arrivano e trovano quello che c’è ora, poi nella nostra città non tornano più».
In sostanza: per attirare i turisti, e soprattutto trattenerli e farli innamorare di Ventimiglia, che di bellezze e siti di interesse, comunque, ne ha tanti, secondo Sismondini «mancano le basi».
Non convince i due consiglieri neanche il calendario di manifestazione estive: un centinaio di eventi, anche privati, «in cui però nessuno spicca – dice Sismondini -. Manca un evento di rilievo, come poteva essere in passato “La battaglia di fiori”. Io sono disponibilissimo a dare una mano per organizzarla di nuovo, magari in un mese non estivo: ho una mia idea di come si potrebbe rifare che sono disposto a condividere con la maggioranza».
Altro tasto dolente: il mercato del venerdì. «Va rivisto, ma non possiamo farlo da soli lanciando degli slogan. Sarebbe importante condividere l’argomento anche con la minoranza».
Grandi assenti, i lavori pubblici. «Non pervenuti», sintetizza sempre Sismondini, che punta il dito contro il mancato completamento del parcheggio di corso Genova, iniziato dall’ex sindaco Gaetano Scullino. Ancora non si vede nulla nemmeno delle due rotatorie che dovrebbero portare gli automobilisti nel parcheggio e per le quali, recentemente, sono stati stanziati 700mila euro.
In sostanza, secondo Gabriele Sismondini, in un anno a Ventimiglia si è assistito a «parate da vera propaganda, come quella delle nuove guardie ambientali intemelie», ma «di arrosto, sui fornelli, ne vediamo poco».
Altro tema tralasciato, secondo i due consiglieri, è quello dell’immigrazione: «Non se n’è più parlato, eppure i problemi, soprattutto alle Gianchette, ci sono eccome. Mi ha fatto davvero dispiacere apprendere della morte di quel povero ragazzo nel bivacco di via Tenda: nessuno ha detto una parola per lui. Magari oggi va meglio, ci sono meno migranti, ma domani non sappiamo cosa succederà: Ventimiglia deve essere pronta e garantire un minimo di accoglienza a chi arriva, questo sia per i migranti che per i cittadini».
«Sono abbastanza stufa di discutere di questioni politiche o screzi interni della maggioranza e mi piacerebbe che ci fosse un po’ di più armonia e discutessero le loro cose a porte chiuse e non in consiglio comunale – dichiara Cristina D’Andrea -. Mi piacerebbe anche che venisse messa in pratica la tanto decantata collaborazione con la minoranza». Detto questo, anche la consigliera è d’accordo con il collega Sismondini: « In città si respira ancora una percezione di insicurezza – dice -, Le grandi problematiche e criticità legate ai temi di insicurezza e igiene urbana permangono». «Soprattutto la sera la gente non è invogliata a uscire di casa – aggiunge – Ancora qualche giorno fa un anziano è stato aggredito e derubato mentre si trovava in piazza della stazione con la moglie. Nelle ore serali non si respira un’aria estiva: non si può andare neanche a mangiare un gelato o una pizza, perché soprattutto vicino a dove ci sono le fontane si assiste a scene indecorose, come quella di stranieri che si lavano non avendo altro posto per farlo. Capisco che non sia un problema risolvibile solo dall’ amministrazione di Ventimiglia, però bisognerebbe fare qualcosa: la mia idea è quella di istituire il vigile di quartiere».
Carente anche la pulizia. «La città risulta sporca – aggiunge D’Andrea – I cassonetti strabordano sempre e non sono disposti in maniera equa sul territorio. In una via, ad esempio, ne hanno messi dodici. Avevo chiesto se si potevano limitare con paratie, per evitare la dispersione rifiuti, invece nulla».
Cristina D’Andrea lamenta anche il mancato interesse dell’amministrazione verso alcuni temi a lei cari, come la foresta posidonia di Capo Mortola: «Mesi fa avevo parlato dei fondi che ci sono nel Pnrr proprio per la tutela della prateria posidonia. Abbiamo coinvolto l’osservatorio della tutela dei mari, da lì non si è più saputo nulla», dice. Stesso discorso per lo sport, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per gli amici a quattro zampe: «C’è poca attenzione – conclude -. Non abbiamo ancora nemmeno una spiaggia cani».