Il caso

A Ventimiglia il “waterfront” non parte, la minoranza presenta una mozione urgente

«Sindaco e giunta si impegnino a salvaguardare il progetto»

Ventimiglia. «Sindaco e giunta si impegnino a predisporre ogni atto utile al fine di salvaguardare il progetto con le relative opere di interesse pubblico, indicate nell’incontro del 21 febbraio scorso, che prevedano tra l’altro il rifacimento della scuola di Nervia e un nuovo Palazzetto dello sport».

E’ quanto si legge nella mozione urgente sottoscritta dai consiglieri comunali Gaetano Scullino (Scullino sindaco), Alessandro Leuzzi e Vera Nesci (Pd), Tiziana Panetta (Federazione civica con Ventimiglia nel Cuore), Gabriele Sismondini e Cristina D’Andrea (Ventimiglia Riparte – Sismondini Sindaco) che temono che la città possa perdere l’opportunità di vedere «un’importante iniziativa di riqualificazione urbana» nell’area retrostante il porto turistico. E non solo, visto che l’operazione da 250 milioni di euro lanciata ormai anni fa da Marina Development Corporation, che fa capo all’olandese Robert Thielen, prevede anche la riqualificazione della zona del Campasso.

Nonostante siano passati ormai diversi mesi, sottolineano i firmatari della mozione, «dall’incontro avuto tra i rappresentanti della minoranza e l’amministrazione comunale durante il quale venivano avanzate proposte concrete al fine di una valutazione positiva della pratica del cosiddetto “Waterfront”», ad oggi «pare che nessun atto formale o iniziativa informale siano stati intrapresi dall’amministrazione, in modo particolare dal sindaco, onorevole Flavio Di Muro e dall’assessore competente Adriano Catalano, verso la direzione indicata all’epoca dalla nostra delegazione».

Eppure il progetto, che prevede la realizzazione di un hotel extra lusso e di appartamenti dietro il porto, «riveste in prospettiva una delle principali occasioni di sviluppo e riqualificazione urbanistica per il nostro territorio», scrivono i consiglieri, in virtù anche del fatto «che i potenziali interventi legati ai relativi oneri e agli standard urbanistici in favore della comunità saranno un unicum da valutare con oculatezza e in modo partecipato».

«A Ventimiglia oggi sono quattro gli interventi possibili di rigenerazione urbana determinanti per il rilancio e lo sviluppo della città – dichiara l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Gaetano Scullino -. Il waterfront è uno di questi. Risanare completamente il frontemare con la costruzione di residenze di prestigio e attività commerciali e turistico-alberghiere, sicuramente cambierà l’estetica di una zona veramente degradata, con importanti ricadute occupazionali: circa 150 nuovi posti di lavoro, oltre all’indotto». E ancora: «Il secondo è  il recupero totale dell’ex officina ferroviaria del Campasso, dove il privato propone di costruire una scuola internazionale per 150 studenti, un centro congressi e una ampia zona verde e giardini, con giochi, piscina, campi di tennis e di padel. Un intervento, questo, che risolverà il grave problema di totale abbandono e degrado di tutta la zona (quattro ettari)».

«Le altre due opere importantissime sono: la oramai indispensabile galleria ventimiglia/Camporosso dell’Aurelia Bis, per risolvere definitivamente il grave problema della viabilità e della sicurezza in città e, in ultimo, l’oramai famoso, in senso negativo, rilancio del parco Roja. Trentacinque ettari di terreno su cui si possono realizzare 250mila metri quadrati di costruzioni, di attività commerciali, artigianali e industriali, con un sicuro ritorno occupazionale di almeno mille nuovi posti di lavoro – conclude Scullino -. Dobbiamo, insieme, pensare al futuro di Ventimiglia e non perdere altro tempo prezioso, che potrebbe provocare la rinuncia definitiva degli investitori internazionali e soprattutto di quelli privati».