Ventimiglia, il Consiglio di Stato dà ragione alla Coop: la pratica che aveva fatto cadere Scullino andava approvata

20 giugno 2024 | 12:17
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Ventimiglia, il Consiglio di Stato dà ragione alla Coop: la pratica che aveva fatto cadere Scullino andava approvata

L’ex sindaco Scullino: «Io pugnalato per questo, oggi posso dire che avevo ragione»

Ventimiglia. Con sentenza pubblicata stamani, la IV sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto da Talea Società di Gestione Immobiliare S.p.A. e Coop Liguria S.C.C. nei confronti di chi non voleva la realizzazione di un supermercato Coop in vico Arene a Ventimiglia.
La sentenza del Consiglio di Stato ribalta quella di primo grado pronunciata dal Tar della Liguria e dà ragione in toto all’ex sindaco Gaetano Scullino, che aveva approvato la pratica di variante al Puc per consentire la creazione di una struttura di media vendita (al posto di un’area commerciale al minuto), con il parere contrario di alcuni esponenti della sua maggioranza, che lo avevano poi fatto cadere.

«Contrariamente a quanto ritenuto nella sentenza di primo grado – scrivono i giudici – Rileva il Collegio che sia il Comune di Ventimiglia sia la Regione Liguria hanno adeguatamente rappresentato, sia negli atti deliberativi contestati sia nei preliminari atti istruttori, i motivi di interesse pubblico posti a sostegno della variante in esame». E ancora: «La triplicazione delle prestazioni urbanistiche assume, nella fattispecie in esame, non soltanto una valenza patrimoniale, ma di operazione che, in quanto integrante prestazioni urbanizzative, mira a soddisfare uno specifico interesse urbanistico finalizzato alla dotazione di infrastrutture pubbliche al servizio di una area da riqualificare e delle aree circostanti».

«Avevamo ragione a far andare avanti la pratica – dichiara l’attuale consigliere di opposizione Gaetano Scullino -. Mi hanno fatto cadere per questo, ma come sostenevo in passato non si poteva non rilevare l’interesse pubblico derivante dall’azione del privato. Non bisogna mettere il bastone fra le ruote agli investitori, che portano posti di lavoro e riqualificazione delle aree, solo perché questi non si chiamano Briatore. La mia amministrazione ha sempre cercato di favorire il privato, qualora ci fossero le condizioni per farlo. E il Consiglio di Stato oggi mi ha dato ragione».

Per costruire la Coop tra via Tacito e vico Arene, la Talea aveva proposto un parcheggio pubblico con 70 posti auto, il rifacimento di tutti i marciapiedi di via Tacito, la pedonalizzazione davanti all’asilo, il rifacimento dell’illuminazione e la realizzazione di un tratto di viabilità tra via Tacito a via Cabagni Baccini.
Quando la pratica era approdata in consiglio comunale, il 5 agosto 2021, la Lega, dopo il voto contrario, si era autosospesa. A votare a favore erano stati i consiglieri di minoranza (ad esclusione di Sismondini, contrario, e D’Eusebio, astenuto).