J'accuse

Vallebona, targa in memoria di chi ha lavorato per il paese rimossa dal comune: l’attacco del candidato sindaco Ferrari

«Ritenuta ingiustamente "non in sicurezza"»

Gianni Ferrari vallebona

Vallebona. «Cari cittadini di Vallebona, sono il candidato sindaco della lista “Insieme per Vallebona”, Gianni Ferrari. Mi rivolgo alle famiglie per un messaggio importante: andate a votare l’8 e il 9 giugno per il cambiamento, per dare una maggioranza dignitosa al nostro paese. Senza ombra di dubbio abbiamo candidati preparati a svolgere atti amministrativi, rispettosi della democrazia e delle leggi, propensi a dare equità a tutti i cittadini e non come altri solo privilegi per pochi. É importante dare fiducia a chi ha conoscenza del territorio e dei problemi della nostra comunità».

Lo dichiara il candidato sindaco di Vallebona Gianni Ferrari (Insieme per Vallebona).

«Il giorno 3 giugno scorso – spiega – E’ stata posta una targa sulla strada S. Sebastiano dagli eredi di coloro che sono stati i protagonisti con impegno e duro lavoro e spesso e volentieri sottraendo lavoro dalla propria azienda. Per il bene comune realizzarono questa opera importante per l’economia del paese. Ingiustamente, dopo pochi giorni, é stata rimossa per volontà dell’amministrazione comunale perché “non in sicurezza”. Vorrei fare presente che la posa in opera di questa targa é stata fatta da personale specializzato in tutta sicurezza. Inoltre vorrei sottolineare che non ci sono parole per definire questo atteggiamento offensivo verso coloro che oggi non sono più con noi».

E ancora: «Recentemente oltretutto, a mezzo stampa, la lista “Per Vallebona” ha riprodotto frasi che creano tensione sociale e odio e questo non ci appartiene, però ci preoccupa. A maggior ragione vi invito a scegliere il nostro gruppo “Insieme per Vallebona” per il vostro futuro e quello dei vostri figli, per un paese migliore, moderno, una famiglia – conclude Ferrari -. Voglio ringraziare inoltre chi sta sposando l’idea del cambiamento e dell’innovazione del paese ,sarà la nostra vittoria, sarà la vostra vittoria. La libertà , la democrazia di Vallebona».

 

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