«Tra me e Scajola c’è un abisso, sarò un sindaco indipendente da tutti e tutto»
Il candidato della coalizione civica Alessandro Mager annuncia il suo impegno a fare il possibile per salvare Rivieracqua dall’ingresso dei privati
Sanremo. «Chi ha usato la figura di Claudio Scajola per inquinare la campagna elettorale lo ha fatto in maniera scorretta e omettendo di sottolineare che tutte le decisioni assunte dal presidente della Provincia sono state avallate dallo stesso centrodestra dei partiti che oggi corre con Gianni Rolando. Tra me e Scajola c’è stima e amicizia reciproca ma fra di noi si trova un abisso. Io sarò un sindaco indipendente da tutto e tutti». A dichiararlo è stato oggi, in conferenza stampa, il candidato della coalizione civica Alessandro Mager che stamattina ha riunito i suoi nel point di via Roma per lanciare una serie di messaggi chiavi in vista del ballottaggio di domenica e lunedì.
Il primo è quello rivolto a Fulvio Fellegara, il leader del campo progressista a cui ieri Mager si era rivolto per chiedere sostegno. Il secondo è sui punti programmatici, per chiarire una volta per tutte che la sua posizione sull’acqua pubblica è di presa d’atto di una situazione difficile che però non deve pregiudicare un impegno fattivo nella salvaguardia dalla privatizzazione della società Rivieracqua.
La coalizione anti destra. «Ieri ho inviato un lungo messaggio a Fulvio Fellegara e alla sua coalizione chiedendo loro un sostegno elettorale in vista del ballottaggio. Due le ragioni che giustificano questa richiesta. La prima è che se confrontiamo i programmi della mia coalizione civica e quelli della coalizione Fellegara, questi sono sostanzialmente sovrapponibili. Nel momento in cui lo scopo è lo stesso non si vede perché lo si debba realizzare in modi diversi. Altra considerazione di natura politica. L’affluenza alle urne è stata bassissima. Poco più del 55% degli elettori si è recato alle urne. C’è il rischio che il prossimo sindaco di Sanremo venga eletto da una percentuale minoritaria di cittadini. Ecco perché ho creduto giusto allargare la mia base».
Il servizio idrico. «Acqua pubblica o acqua privata, altro tema caldo della campagna elettorale. Mi sono espresso in modo chiaro ma evidentemente non è stato compreso. Io non sono affatto il fautore della privatizzazione. Ho solo sostenuto che la società Rivieracqua, creata nel 2012, non è stata messa nelle condizioni di operare correttamente anche per colpa degli amministratori indicati dal centrodestra. Il suo destino è in mano al tribunale di Imperia che dovrà decidere se confermare il progetto di ristrutturazione del debito. Io non sono per l’ingresso dei privati nella gestione dell’acqua. Ho preso atto mal volentieri di una situazione che sottostà alle decisioni del tribunale. Se esistesse una soluzione alternativa all’ingresso del privato nel capitale di Rivieracqua mi impegno a sostenerla. Spero di aver chiarito questo punto una volta per tutte».
Parola d’ordine indipendenza. «La notte del venerdì che precedeva il primo turno ho visto sostenitori dell’ingegner Rolando distribuire nel centro di Sanremo un volantino che equiparava il voto per me a quello per Claudio Scajola. In quel volantino è stata utilizzata una foto che mi ritraeva insieme al sindaco e amico di Perinaldo, Francesco Guglielmi, tra l’altro esponente del Partito Democratico. In quell’occasione ho salutato Scajola perché ci conosciamo. Detto ciò, c’è un fossato gigantesco fra noi due. Non ho sudditanza nei confronti di chicchessia. Sono un uomo di carattere e indipendente. Non devo sottostare a nessuno, né a Sanremo né a Roma. Non come il centrodestra di Rolando che tutte le scelte del presidente Scajola, nel suo ruolo di guida della Provincia, le ha condivise e approvate. Mi ha fatto piacere ricevere un endorsement non richiesto ma oltre non si va. Ci fermiamo lì».
Il caso Toti. «Un analogo atteggiamento del centrodestra di Rolando si è verificato con il presidente della Regione Giovanni Toti. Hanno commissionato un sondaggio nel quale veniva richiesto in modo subdolo se l’interlocutore fosse a conoscenza che Toti appoggiava Mager. Mossa avventata e sgradevole. Toti l’ho incontrato solo nel 2019 durante la campagna elettorale di Sanremo ed era presente anche l’ingegner Rolando. Il presidente Toti è stato intercettato per circa 4 anni dalla Procura di Genova. Io sono sicuro che in tutte quelle migliaia di pagine non ci sia alcun riferimento alla mia persona, non avendo mai avuto rapporti di alcuna natura con lui».
Il nuovo che avanza. «Che Rolando dica di rappresentare il nuovo, quando sono oltre 30 anni che riveste incarichi politici in diversi partiti e amministrazioni, francamente mi sembra azzardato. Per non parlare della sua coalizione composta da persone che hanno un trascorso politico molto lungo. Non si dica che lui e la sua coalizione rappresentano una novità. Io rappresento il nuovo perché al contrario di Rolando non ho mai fatto politica attiva prima d’ora».
L’accordo con Fellegara. «Ci sono trattative in corso per una convergenza programmatica su alcune tematiche. Il dialogo è aperto. Vedremo nelle prossime ore se questi contatti porteranno a un risultato. Chiedete a coloro che si sono candidati con me e che hanno avuto un grande consenso alle elezioni se mi hanno chiesto incarichi specifici o promesse. Chiunque ricoprirà degli incarichi nella mia giunta dovrà avere in primis capacità e competenze. Io non voglio un accordo politico ma una disponibilità a convergere sui punti del programma».
Rapporti con il Movimento 5 Stelle. «Ho parlato con Roberto Rizzo del quale ho stima perché è una persona che ci mette passione nel fare politica ed è veramente genuina. Mi ha confermato che lascerà liberi tutti i suoi elettori di scegliere il candidato migliore per Sanremo».