Imperia, violenta la figliastra: 39enne patteggia due anni
La pena nei confronti dell’uomo, che ha ammesso le proprie colpe, è stata diminuita sia per la scelta del rito, che per il fatto di aver risarcito la vittima con 30mila euro
Imperia. Un uomo di 39 anni, Roberto Romeo, originario di Savona ma residente a Sanremo, ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione (pena sospesa) per aver violentato la figlia della compagna quando non aveva neanche ancora compiuto 14 anni, nell’estate del 2015. Stando a quanto ricostruito dalla pubblica accusa, sostenuta dal pm Veronica Meglio, l’uomo avrebbe agito quando, in assenza della propria compagna, aveva in custodia la figliastra. A far scattare le indagini, coordinate dalla procura di Imperia, è stata la confessione della giovane, ormai maggiorenne, ad una psicologa. Fino a quel momento la ragazza aveva provato a lamentarsi con la madre dei continui abusi, ma il genitore, invece di difenderla allontanando il compagno di casa, aveva consigliato alla figlia di chiudersi a chiave nella propria stanza.
La pena nei confronti dell’uomo, che ha ammesso le proprie colpe, è stata diminuita sia per la scelta del rito, che per il fatto di aver risarcito la vittima con 30mila euro. Una cifra che certo non potrà cancellare il trauma causato ad una ragazzina.
Romeo era difeso dall’avvocato Alessandro Mager, mentre a rappresentare la parte offesa è stata l’avvocato Veronica Berio, entrambi legali del foro di Imperia.
La vicenda, dal punto di vista giudiziario, non si è ancora conclusa. Nel gennaio del prossimo anno, è stata fissata la discussione, con rito abbreviato, per madre e nonna della vittima, accusate di favoreggiamento.