Imperia, approvato il piano finanziario del Porto Turistico
Investimento importante di circa 160 milioni di euro
Imperia. L’affidamento in house del servizio pubblico inerente il Porto Turistico di Imperia, approvazione del piano economico finanziario e dello schema di contratto di servizio è stato approvato con 18 voti favorevoli, 3 astenuti( Savioli, Amoretti e Mameli) e 6 contari.
«La pratica che esaminiamo è fondamentale perché- spiega il vicesindaco Giuseppe Fossati- è uno dei tasselli che consentiranno di avviare la procedura di conferenza dei servizi alla fine di questa settimana e arrivare poi alla concessione demaniale alla Go Imperia e dare finalmente l’avvio dei lavori per il completamento del Porto Turistico, con tutto quello che questo comporta per la città e il Comune di Imperia. Il piano economico finanziario è quel documento che verifica la sostenibilità economica dell’operazione, quantifica l’investimento e il ritorno dell’investimento che si fa sun’area demaniale, determinando la durata della concessione demaniale che sarà di 65 anni, esamina tutte le componenti dell’operazione e scandisce i tempi di realizzazione».
«L’operazione- prosegue Fossati- prevede la realizzazione di 1235 posti barca più 10 posti individuati come non disponibili, destinati ai pescatori e ai battelli turistici, non considerati nel piano economico finanziari. L’investimento è importante di circa 160 milioni di euro. I posti cedibili a prezzo pieno sono 411, poi ci sono quelli cedibili a prezzo scontato che derivano da una scelta politica per andare a tutelare coloro che a suo tempo avevano creduto nel porto di Imperia e avevano acquistato dei posti barca, poi perdendo tutto. È stata fatta la scelta di dare un titolo preferenziale sperando che abbiano ancora voglia di investire sul porto e riaquistare a un prezzo scontato del 50% per rendere appetibile l’operazione e anche per avere un flusso di cassa importante alla Go Imperia, società al 100% pubblica di proprietà del Comune».
«C’è anche lo studio di quello che si attende di incassare dai posti destinati alla cessione, che dovrebbero portare un introito di 80 milioni di euro, che andranno poi destinate alla funzione pubblica che il socio riveste. Le parti immobiliari in vendita: box nautici, box auto, parcheggi coperti e scoperti. L’operazione immobiliare: è prevista la realizzazione di un albergo di lusso e delle residenze di alta qualità e di residenze ordinarie destinate alla vendita che porteranno un flusso di cassa importante per la Go Imperia. Ci saranno opere di urbanizzazione di 13 milioni di euro per cui la Go Imperia si impegna a realizzare: le fognature, i sottoservizi connessi all’attività portuale, la rotonda sul lungomare Vespucci, il ponte su Rio Baitè, il ponte sul torrente Impero che collegherà con il parco dell’energia. Tutte queste opere dovranno essere realizzate entro il 2027. Partita l’operazione Go Imperia partirà per realizzare tra le altre cose queste opere di urbanizzazioni importanti per la città».
«Per quanto riguarda i flussi di cassa di gestione della marina, il costo dell’attività di gestione dell’approdo e il ritorno economico. Si ipotizza che il costo sia intorno ai 9 milioni di euro e l’entrata intorno ai 10 milioni di euro, con una differenza di 25 milioni di euro e quindi ci rendiamo conto dell’operazione per la Go Imperia e per il socio Comune».
«La Go Imperia- conclude Fossati- si impegna per la concessione comunale a versare 2 milioni di euro all’anno al Comune. Un’entrata fissa annuale che permetterà di avere risorse importanti. È importante sottolineare la prudenza con cui sono state fatte le stime. È importante far ripartire il Porto, è un tassello fondamentale per far ripartire un discorso che si è fermato 15 anni fa, ed è necessario completare l’opera che è una ferita aperta per la città, per il ritorno che può dare alla città e ai concittadini».
«Un’opera costosissima- interviene il consigliere Lucio Sardi– andremo a spendere tanti soldi, costruire tanta edilizia sperando di utilizzarla, noni mettiamo in conto che la Go Imperia ci renda almeno 2 milioni all’anno, sul piatto ci ha messo molti dati, molta suggestioni dove non c’è contatto con la realtà finanziaria».
«Il piano economico finanziario è il documento base al quale lo Stato rilascio il documento, importante che si basa sulle spese e i ricavi- spiega Ivan Bracco– questo piano è basato solo sulla presunta vendita dei posti barca. La Go Imperia dovrà sostenere 40 milioni di investimenti e ad oggi ha un utili pari a 2 milioni di euro, difficile pensare che in tre anni si possano raggiungere cifre così come anche pensare chi possa comprare quando ci sono ancora dei contenziosi aperti. L’operazione è fumosa con un presidente della Regione ancora agli arresti difficile si possa ottenere una concessione di 60 anni»