Forza Italia fuori dal consiglio comunale di Sanremo, salta l’elezione diretta di Badino

Sanremo. Debacle Forza Italia a Sanremo, i tempi in cui il Popolo delle libertà dominava la scena locale sono giunti al termine. È stato pubblicato oggi dal tribunale di Imperia il documento ufficiale che sancisce la composizione del nuovo consiglio comunale della Città dei fiori, alla luce dei risultati delle recenti elezioni amministrative. La proclamazione ha portato a una sorpresa significativa: Forza Italia non ottiene più l’elezione diretta in consiglio della candidata Patrizia Badino. La consigliera uscente potrebbe essere ripescata in caso di conferma delle dimissioni di Gianni Rolando, annunciate a caldo dopo la sconfitta al ballottaggio.

Con la vittoria del candidato civico Alessandro Mager, la nuova maggioranza sarà composta da sette consiglieri della lista Anima, tra cui Alessandro Sindoni, Ester Moscato, Enza Dedali, Giovanni Mascelli, Mauro Menozzi, Antonio Cavallero e Luca Marvaldi. La lista Sanremo al Centro avrà tre seggi occupati da Alessandro Il Grande, Adriana Cutellè e Silvana Ormea. La lista Idea vedrà Giovanni Bestagno, Massimo Donzella e Alessandra Pavone come rappresentanti. Infine, due seggi spettano alla lista Forum, con Giuseppe Sbezzo Malfei e Luigi Marino.

All’opposizione del sindaco Mager sono stati eletti: Gianni Rolando e Fulvio Fellegara in qualità di candidati sindaco rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra. Il gruppo di Fratelli d’Italia avrà due rappresentanti, Luca Lombardi e Antonino Consiglio. La lista Sanremo Domani sarà rappresentata da Marco Damiano e Monica Rodà (che entra in amministrazione al posto della Badino di Forza Italia), mentre la lista Andiamo! sarà rappresentata da Massimo Rossano e la Lega da Daniele Ventimiglia. Del centrosinistra, oltre a Fellegara, c’è Vittorio Toesca.

La significativa novità politica di oggi è la perdita del seggio di Forza Italia che già aveva accusato la mancata elezione del segretario ed ex capogruppo Baggioli. Al pari di Forza Italia, fuori dal consiglio c’è anche il Partito Democratico che però dovrebbe ottenere un riconoscimento in giunta in seguito all’accordo stretto al ballottaggio tra Mager e Fellegara.