Educazione alle legalità, riuscita la visita della scuola secondaria di San Lorenzo al Mare al carcere di Imperia

20 giugno 2024 | 15:20
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Educazione alle legalità, riuscita la visita della scuola secondaria di San Lorenzo al Mare al carcere di Imperia

Un episodio che ha segnato fortemente gli alunni, infatti durante i colloqui orali dell’esame di terza medi molti di loro hanno fatto riferimento all’iniziativa

San Lorenzo al Mare. La scuola non è ancora finita per i ragazzi delle classi terze impegnati a sostenere l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Durante i colloqui orali molti di essi hanno fatto riferimento al percorso di educazione alla legalità proposto loro dai docenti della Scuola Secondaria di San Lorenzo al Mare, i quali durante le ultime settimane di scuola hanno organizzato un’uscita a Imperia per recarsi dalla Direttrice del Carcere imperiese, dottoressa Caterina Tancredi.

La finalità è stata quella di consegnare una trentina di segnalibri realizzati interamente dagli studenti nel corso di un progetto di educazione al senso civico promosso dalle professoresse Annalisa Fontanin e Cinzia Vassallo. I manufatti raffigurano simboli di pace e contengono frasi di speranza e di vicinanza, tradotte anche in inglese. Tale attività si collega ad altri progetti significativi svolti nei mesi precedenti all’interno dell’Istituto di Riva Ligure e San Lorenzo al Mare: la conoscenza di Don Rito Alvarez, l’incontro con la polizia penitenziaria del Carcere di Sanremo, la visione di film e la lettura di libri o racconti esemplificativi.

A Imperia, la Dottoressa Tancredi, e la Responsabile dell’Area Trattamentale, dottoressa Marisa Bonfà hanno illustrato ai ragazzi il funzionamento della struttura rivolta ai detenuti in misura cautelare ovvero in esecuzione di pena non superiore a cinque anni e hanno spiegato ai ragazzi l’importanza di difendere la propria libertà e la propria autonomia rispettando sempre tutte le regole. La Responsabile dell’Area Trattamentale dell’Istituto ha invitato i ragazzi a chiedere aiuto in caso di situazione di difficoltà, perché richiedere aiuto non vuol dire essere deboli ma, al contrario, significa dimostrare di essere intelligenti; ha, altresì, avvertito i ragazzi che purtroppo l’uso e l’abuso di sostanze e /o di alcol, che soprattutto i ragazzi giovani pensavano di tenere sotto controllo, si sono trasformati spesso in dipendenze vere e proprie producendo conseguenze nefaste per la loro salute, per la famiglia e per la società tutta, portandoli spesso a compiere reati, finendo poi in carcere, con tutte le difficoltà che ne derivano, non ultimo quelle relative all’ adattamento alla quotidianità penitenziaria.

I docenti sanno di svolgere un ruolo fondamentale nel prevenire il disagio e le devianze giovanili e nel promuovere la cultura della legalità e attività come quelle di visitare una struttura di reclusione hanno l’obiettivo di aiutare i ragazzi a riflettere sulle conseguenze di scelte sbagliate, e anche a rivedere pregiudizi riguardo la realtà carceraria fatta di vissuti difficili e di fragilità che spesso sono alla base dei reati che prevedono condanne a pene minori. Per questi motivi insegnanti e alunni ringraziano la Dottoressa Tancredi per l’accoglienza ricevuta e tutte le altre figure che operano all’interno della Casa Circondariale di Imperia.