Controlli in frontiera per il G7, undici arresti e otto denunce

19 giugno 2024 | 17:28
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Controlli in frontiera per il G7, undici arresti e otto denunce

500 pattuglie e 1100 uomini hanno controllato 2500 persone e 800 veicoli

Ventimiglia. Undici arresti e otto denunce. E’ il bilancio di cinque giorni di controlli serrati alla frontiera interna con la Francia, ripristinati in occasione del Vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7 che, dal 13 al 15 giugno, si è riunito a Borgo Egnazia, nel Comune di Fasano in Puglia.
I controlli delle forze dell’ordine, disposti dal questore di Imperia Andrea Nicola Lo Iacono a seguito di quanto emerso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, hanno riguardato gli ex valichi stradali di Olivetta San Michele e Fanghetto, Ponte San Luigi e Ponte San Ludovico, il valico autostradale dell’A/10 e quello ferroviario di Ventimiglia, presidiati h24 dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia e da personale di rinforzo della Guardia di Finanza e dell’Esercito Italiano, quest’ultimo impiegato nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.

I controlli di frontiera sono stati attivati il 5 giugno e proseguiti fino a ieri, con verifiche che non hanno impattato né la circolazione stradale, né il movimento dei residenti di questa area transfrontaliera. In questo lasso di tempo sono state messe in campo 500 pattuglie e 1100 uomini che hanno controllato 2500 persone e 800 veicoli. La fitta rete di controlli ha dato i suoi frutti consentendo di procedere all’arresto di 11 persone, alla denuncia a piede libero di 8 persone ed al sequestro di 4 documenti falsi.

Nel dettaglio 
A.K. – cittadino italiano di origine slava di anni 30, pluripregiudicato per reati predatori, controllato a bordo di un autobus di linea proveniente da Marsiglia e diretto a Roma, a bordo del quale viaggiava unitamente ai suoi 3 figli minori e a sua moglie, anch’ella tratta in arresto per possesso di documenti falsi. L’uomo è risultato colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e ricercato da 3 anni e mezzo perché deve scontare una pena di circa quasi 3 anni di reclusione per una rapina perpetrata in concorso nel 2017 a Marcianise, nonché per resistenza a pubblico ufficiale.

B.Z. – cittadino algerino di 36 anni, pluripregiudicato, controllato a bordo di un autobus di linea proveniente da Marsiglia, è risultato colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Perugia che lo ha condannato a circa 2 anni di reclusione per furto con strappo e ricettazione, reati commessi nel 2020 a Città di Castello.

H. A. – cittadino tunisino di 23 anni, pluripregiudicato, ha tentato di lasciare il territorio nazionale per sfuggire alla condanna emessa l’anno scorso dal Tribunale di Modena a anni 2, mesi 9, giorni 25 di reclusione per furto e rapina in appartamento. Lo straniero era stato però rintracciato dalla polizia francese a Mentone senza documenti e pertanto consegnato alla Polizia di Frontiera in riammissione. Gli accertamenti sulla sua identità mediante rilievi dattiloscopici e riscontri nelle banche dati hanno permesso di scoprire il carico pendente e procedere al suo arresto.

Il cittadino tunisino D.A. di 32 anni, colpito dal decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Salerno con ordine di lasciare il territorio nazionale emesso dal Questore di Salerno e, soprattutto, di non farvi rientro prima di 5 anni. Tuttavia, gli accertamenti nelle banche dati comprovavano che lo straniero era uscito dal territorio nazionale per rientrarvi senza alcuna autorizzazione del Ministero dell’Interno prima di tale termine. Pertanto, è stato arrestato.

Inoltre, è stato arrestato un cittadino marocchino pluripregiudicato R.K. di 24 anni per rapina e 5 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, queste ultime in cooperazione con la Polizia di Frontiera francese – P.A.F. delle Alpi Marittime.