Sicurezza a Camporosso, il programma di Gibelli: «Più telecamere e varchi di lettura targhe»
Attenzione anche ai passaggi pedonali
Camporosso. «Il nostro obiettivo è quello di fare un discorso sistematico sul tema della sicurezza, per dare risposte concrete ed efficaci alla nostra cittadinanza». A dichiararlo è il sindaco Davide Gibelli, in corsa per il terzo mandato alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno con la lista Sempre Più Camporosso.
Sicurezza in senso sociale, ma anche dal punto di vista della viabilità, con particolare attenzione ai pedoni.
«La sicurezza, in senso generale, è uno dei temi in assoluto più sentiti e richiesti dalla cittadinanza di Camporosso – spiega Gibelli – C’è proprio bisogno di sicurezza e c’è la necessità, da parte nostra, di dare risposte. Per questo, già nei prossimi mesi, è previsto l’ampliamento della rete di videosorveglianza esistente. Molte aree del nostro territorio sono ancora scoperte e necessitano di un intervento che consenta di videosorvegliare meglio e controllare meglio il territorio. Non si tratta soltanto delle aree urbane ma anche le aree più frazionali e marginali del nostro territorio. E’ chiaro che dobbiamo cercare di sorvegliare le aree più sensibili soprattutto dal punto di vista sociale». Non a caso, l’attuale amministrazione ha già fatto installare una telecamera in piazza Padre Santo, da tempo teatro di atti vandalici ai danni di abitazioni private e liti.
Complessivamente, aggiunge Gibelli «abbiamo già fatto un progetto per l’installazione di circa settanta telecamere». Ma c’è di più: «Abbiamo in previsione di installare dei varchi in corrispondenza degli accessi principali del nostro territorio: varchi di lettura targhe che consentiranno di monitorare meglio la situazione».
Per quanto concerne la sicurezza stradale, tema assai delicato, in passato si è lavorato per mettere in risalto, rendendoli più visibili, gli attraversamenti pedonali. «Abbiamo realizzato passaggi pedonali rialzati, piattaforme rialzate, e nel nostro centro storico e nelle aree immediatamente circostanti istituito una “zona 30”, riducendo il limite di velocità, però non è sufficiente», dichiara Davide Gibelli.
«Dobbiamo investire ancora di più e lo faremo attraverso un sistema organico di controllo di tutti i passaggi pedonali esistenti, tramite strumenti più tecnologici per il controllo e l’evidenza del transito pedonale. Abbiamo anche pensato a sistemi di controllo della velocità: in linea generale non siamo favorevoli, se non nelle aree centrali del territorio. Valuteremo quindi se, tecnicamente, questo tipo di soluzione può funzionare», conclude.