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Sanità, la replica della Regione Liguria alla Uil

17 maggio 2024 | 16:09
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Sanità, la replica della Regione Liguria alla Uil

«Il Piano sociosanitario è in piena fase di attuazione. A differenza di quanto sostenuto dall’esponente sindacale»

Genova. «Il Piano sociosanitario è in piena fase di attuazione. A differenza di quanto sostenuto dall’esponente sindacale, il Piano mette nero su bianco una serie di azioni per potenziare la sanità territoriale, a partire dalla riorganizzazione e rafforzamento dei servizi.

In questo quadro, nella ridefinizione dei percorsi di presa in carico dei pazienti cronici con il potenziamento delle cure domiciliari e la ridefinizione dei percorsi assistenziali di continuità territorio-ospedale-territorio, si inserisce anche l’Accordo integrativo regionale già sottoscritto con i medici di medicina generale, con la definizione di un progetto sperimentale di costituzione di ambulatori di bassa intensità in fase iniziale almeno uno per distretto, con apertura estesa tutti i giorni dalle 8 alle 24. Non corrisponde quindi al vero l’affermazione secondo la quale il Piano Socio Sanitario Regionale della Liguria non dia risposte ai bisogni della medicina territoriale». Così l’assessore regionale alla Sanità in merito alle affermazioni del commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni.

Sempre con i medici di medicina generale sono in corso interlocuzioni per consentire loro la totale presa in carico del paziente cronico: con l’informatizzazione dei dati il medico potrà presto prenotare visite ed esami necessari al monitoraggio della cronicità senza costringere il paziente a passare attraverso il Cup.

Nell’ambito dell’assistenza territoriale va ricordato, come riconosciuto dal ministero della Salute, che la Liguria è perfettamente in linea con gli obiettivi assegnati dal Pnrr Sanità con la presa in carico di oltre 34mila liguri over 65. Risultati ottenuti grazie al lavoro di programmazione che quotidianamente vede impegnati gli uffici centrali e il territorio.

Nella nota diffusa dalla UIL si fa poi cenno al tema delle liste di attesa su cui sono doverose alcune precisazioni. Nell’ultima rilevazione in Asl1, sono 34 i giorni di attesa per una visita cardiologica con priorità D-Differita: sono ancora 4 in più rispetto quanto previsto, ma decisamente meno se confrontati a quanto indicato dalla Uil e riferiti al report di Agenas del 2022. Netto miglioramento anche in Asl3 e in Asl5 (dove ad oggi si registra un solo giorno d’attesa). Si registrano tempi più lunghi invece nelle Asl 2 e Asl4, che comunque garantisce il rispetto delle tempistiche per visite urgenti.

Il lavoro per traguardare l’abbattimento dei tempi di attesa è in corso, anche attraverso l’incremento del budget per il potenziamento delle attività nelle aziende pubbliche e le manifestazioni di interesse per il privato accreditato. Per quanto riguarda le attese in pronto soccorso, i provvedimenti e le azioni adottate stanno portando ad evidenti risultati. L’attivazione quest’anno di percorsi dedicati alla bassa complessità ha consentito di gestire meglio il sistema di emergenza-urgenza, con una riduzione di 2-3 ore delle attese per i codici verdi, i casi non urgenti.

Nella nota la Uil chiede poi di potenziare il personale nei nostri ospedali. A questo proposito “i nostri presidi ospedalieri stanno realizzando i piani delle assunzioni previste in base ai fabbisogni” conclude l’assessore che infine sottolinea: «La Liguria è al terzo posto tra le regioni italiane per il numero di medici in rapporto alla popolazione. Ed è nelle primissime posizioni anche per il numero di infermieri. Questo testimonia che lo sforzo per garantire il necessario personale nelle strutture della Liguria è stato compiuto. Impegno che naturalmente porteremo avanti anche in futuro».