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Rateizzazione bollette pazze, Scajola: «Rivieracqua avrebbe dovuto farlo prima»

17 maggio 2024 | 12:06
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Il consigliere provinciale del PD Cristian Quesada: «Oggi partirà la segnalazione da Arera che abbiamo annunciato nei giorni scorsi e stiamo anche cercando di prospettare una Class Action per verificare se ci sono le condizioni di andare incontro ai cittadini»

Imperia.  Dopo la riunione convocata ieri dal Commissario dell’Ato idrico Imperiese presidente Claudio Scajola, per la rateizzazione delle maxi bollette dell’acqua arrivate agli imperiesi, questa mattina a margine del consiglio provinciale il presidente Scajola sottolinea l’importanza delle decisioni di ieri ma anche punta il dito con il gestore Rivieracqua sottolineando che «che si doveva fare prima: Rivieracqua avrebbe dovuto, come gestore, gestire in questo modo il rapporto con la propria clientela, non è stato fatto, ho chiesto una relazione dei motivi e perché non si è tenuto conto dell’impatto sugli abitanti di questo territorio».

«C’è un obbligo di legge- specifica il presidente della Provincia e Ato Idrico Claudio Scajola– e le leggi si rispettano che la tariffa deve essere conguagliata anche all’anno precedente. Non è il pagamento di un arretrato è l’applicazione di una tariffa come prevede la legge e quindi non si può fare altro che applicare la legge. Il problema è stato che il gestore Rivieracqua ha gestito male questa fase della bollettazione e dopo aver fatto tutti gli approfondimenti ieri ho convocato una riunione con tutti i dirigenti di Rivieracqua, con i dirigenti dell’Ato Idrico che noi siamo i controllori, quelli che danno gli indirizzi e con una riunione molto lunga di sei ore, abbiamo esaminato punto per punto e abbiamo trovato una soluzione che ha condiviso il gestore Rivieracqua che quella di osservare la legge, di garantire i flussi di cassa di Rivieracqua che siamo sotto la sorveglianza del Tribunale perché il concordato non è stato ancora registrato ed approvato da parte del Tribunale, i flussi devono essere garantiti altrimenti fallisce Rivieracqua e con lei 500 piccole imprese».

›Nel mettere insieme queste cose abbiamo avuto attenzione nei confronti delle fasce più deboli, significa che quelli che quelli che rientrano in questa fascia, non dovranno pagare la bolletta il 24 maggio ma la dovranno pagare dal promo di luglio in modo che ricevano prima il sussidio e quindi possano pagare la bolletta e non anticipandola loro. Per le utenze domestiche sia residenti che non residente, quelli che hanno ricevuto bolletta sotto i 200 euro a loro richiesta può essere rateizzata anche questa bolletta. Chi, invece ha ricevuto bolletta superiore ai 200 euro, in automatico e non come c’è scritto nella loro bolletta, entro il 24 maggio ma riceveranno a casa la nuova bollettazione spalmata su sei bimensalità. In questo modo diminuisce sensibilmente l’impatto. Poi ci sono le attività commerciali la stessa procedura con il limite dei 500 euro. Chi è sotto questa cifra chi ha ricevuto può a sua richiesta raitezzare chi è sopra i 500 euro in automatico riceveranno la bollettazione affinché i modo  bimensile possano rientrare di questa cifra. Ci è sembrato una cosa molto importante che si doveva fare prima: Rivieracqua avrebbe dovuto, come gestore, gestire in questo modo il rapporto con la propria clientela, non è stato fatto, ho chiesto una relazione dei motivi e perché non si è tenuto conto dell’impatto sugli abitanti di questo territorio ma nel frattempo abbiamo dato questo indirizzo che è stato recepito e che crediamo sia stato una buona cosa».

«In questi giorni, in cui stanno arrivando bollette esorbitanti ai cittadini e in cui le risposte che sono state date ancora ieri sono ancora limitate rispetto a quello che è il vero problema. Noi contestiamo dall’inizio la retroattività degli anni 2022 e 2023 che bisogna chiarirlo è assolutamente discrezionale- interviene il consigliere provinciale del Partito Democratico Cristian Quesada– la struttura commissariale del commissario ha deciso di apportare questa decisione che è legittima però discrezionale. Si poteva tranquillamente evitare, accompagnando questo tipo di processo dall’anno in corso in poi.  Abbiamo fatto una serie di segnalazioni all’ente gestore che Arera perché siamo convinti che quello che sta avvenendo nei confronti dei cittadini è assolutamente pesante. Ieri sono stati fatti dei passi in avanti, rateizzando e ulteriormente quello che è il costo. Mma il problema sta proprio nell’interpretazione diversa che c’è tra noi e chi ha deciso di fare di prendere questo tipo di decisione, la retroattività è assolutamente iniqua e ingiusta e noi vogliamo continuare in questa battaglia come stiamo faccendo in questi giorni».

«Oggi- conclude Quesada-partirà la segnalazione da Arera che abbiamo annunciato nei giorni scorsi e stiamo anche cercando di prospettare una Class Action per verificare se ci sono le condizioni di andare incontro ai cittadini che stanno subendo in questi giorni una situazione assolutamente iniqua e insostenibile per diciamo così la vita delle famiglie e delle imprese»