Pista ciclabile a Imperia, Pd: «Il prezzo salato lo pagheranno presto i cittadini»
«In Consiglio comunale la giunta aveva glissato, prevedendo una somma 10 volte inferiore per rifondere la ditta Manelli e facendo spallucce di fronte alla preoccupazione dei consiglieri di minoranza»
Imperia. Le dichiarazioni del Circolo e del Gruppo Consigliare Pd di Imperia:
«Tanto tuonò che piovve! Ed è una grandinata quella che purtroppo si è rovesciata sul Comune di Imperia che dovrà versare 6 milioni di euro all’impresa Manelli, impegnata nella realizzazione della pista ciclabile, finanziata grazie al bando periferie durante l’amministrazione Capacci. Lo ha stabilito il Collegio Consultivo Tecnico, nominato per esprimersi sulle riserve presentate dalla società – in pratica richieste di ulteriori importi per migliorie, ritardi nei lavori e interventi aggiuntivi. Ad oggi queste richieste ammontano a circa 18 milioni di euro e sono tutt’ora in crescita.
In Consiglio comunale, in risposta alle reiterate critiche del gruppo consiliare PD e dell’opposizione, la giunta aveva glissato, prevedendo una somma 10 volte inferiore per rifondere la ditta Manelli e facendo spallucce di fronte alla preoccupazione dei consiglieri di minoranza.
La notizia arriva poi nel momento peggiore, quando la “via regionale” – utilizzata spesso come bancomat per risolvere le ripetute problematiche di bilancio dovute all’ allegra gestione della giunta comunale e da evidenti errori tecnici e amministrativi – pare essere meno agevole a causa delle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Presidente della Regione. Al Comune non restano che un difficile e complicato tentativo di transazione o il ricorso al tribunale.
La favoletta dei manifesti 6×3 del Gruppo Polis del sindaco sul pareggio di bilancio – che ha campeggiato per settimane sui muri di Imperia – è solo un ricordo.
I sopralluoghi del “Sindaco del fare (male)” iniziano a sortire i loro effetti negativi. È solo la prima, purtroppo, delle brutte sorprese a cui andremo incontro nei prossimi mesi e ci ritroviamo con una pista ciclopedonale a metà, una viabilità compromessa e milioni di euro da versare per opere per lo più ridondanti o per ritardi gravissimi. E il prezzo, salato, lo pagheranno presto i cittadini».