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Omicidio di Sargonia Dankha, il processo continuerà in Svezia

20 maggio 2024 | 15:33
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Omicidio di Sargonia Dankha, il processo continuerà in Svezia

Il prossimo 18 giugno si decideranno i dettagli del trasferimento

Imperia. Proseguirà in Svezia il processo per omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e dalla soppressione di cadavere che vede imputato Salvatore Aldobrandi, 73 anni, originario di San Sosti (Cosenza), da anni residente a Sanremo, dove è stato arrestato il 17 giugno dello scorso anno con l’accusa di aver ucciso Sargonia Dankha, 21enne svedese, sua ex fidanzata, il 13 novembre del 1995.

Ad annunciarlo, stamani in udienza, è stata la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Carlo Alberto Indelicati. Le autorità svedesi hanno infatti dato il proprio assenso all’apertura di un canale di cooperazione giudiziaria europea (Oei) per proseguire in Svezia il dibattimento. Tempi e modalità del dibattimento verranno decisi nella prossima udienza, il 18 giugno: si tratterebbe comunque di una trasferta di dieci-quindici giorni.

A chiedere di trasferire l’audizione dei testi in Svezia è stata la Corte di Assise di Imperia, che ha attivato il canale della cooperazione giudiziaria europea (Ordine Europeo di Indagine, Oei, ndr): motivo della richiesta, l’impossibilità di far venire in Italia numerosi testi sia per motivi di salute, che economici. «Le autorità svedesi hanno risposto in senso di assoluta apertura all’ipotesi», ha spiegato l’avvocato di parte civile (madre e fratello di Sargonia, Francesco Rubino, del foro di Milano.

Stamani la Corte ha ascoltato un solo teste di parte civile, Camilla Walberg: amica di Sargonia, è stata l’unica ad aver risposto alla citazione formale. Contro la sua deposizione si è opposta la difesa di Aldobrandi, lamentando l’inversione della lista testi. In pratica, il giudice avrebbe dovuto finire di ascoltare i testi del pm prima di passare a quelli di parte civile (e successivamente della difesa). Invece, l’elenco testi del pm non era ancora concluso. «La Corte, anche su mia richiesta – conclude il legale – ha disposto inversione ed è stata, quindi, ascoltata», ha detto sempre l’avvocato Rubino.

Camilla ha confermato che qualche giorno prima della scomparsa Sargonia le riferì di essere stata minacciata di morte da Aldobrandi: «L’avrebbe ammazzata se si fosse messa assieme a qualcun altro», ha ricordato la teste.