Morì in frontiera travolto da un tir, Ventimiglia ricorda la guardia di pubblica sicurezza Sebastiano Carpineta
Intitolata alla sua memoria piazzetta di Grimaldi Inferiore
Ventimiglia. La piazzetta della Chiesa Santi Pietro e Paolo, in località Grimaldi Inferiore, è stata intitolata stamane alla memoria della guardia di pubblica sicurezza Sebastiano Carpineta che 55 anni fa morì travolto da un tir mentre si trovava nella garitta del controllo passaporti al valico di frontiera di Ponte San Luigi. Nell’incidente rimase ferito anche un giovane carabiniere, che perse una gamba.
Era il 27 marzo del 1969 e Carpineta, agente originario di Archi, in provincia di Chieti, in forza alla polizia di frontiera di Ventimiglia, stava svolgendo il proprio lavoro quando l’autoarticolato con i freni rotti, guidato da un cittadino francese, piombò sulla garitta in cui si trovava, distruggendola completamente. Raccolto in condizioni disperate tra le macerie, Sebastiano Carpineta morì in ospedale a causa delle ferite subite. Aveva solo 24 anni.
A ricordarlo oggi a Ventimiglia c’erano i suoi familiari, il prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, il vescovo emerito Alberto Maria Careggio e le massime autorità civili e militari provinciali e ventimigliesi.
«Voglio portare un caro ricordo a nome dello Stato italiano che rappresento alla memoria di Sebastiano Carpineta che ha avuto la sfortuna di perdere la vita a 24 anni in un tragico incidente – ha dichiarato il Prefetto Romeo – . Oggi tutti lo ricordiamo e bene ha fatto l’associazione, che ringrazio, nel dedicare questa piazza alla memoria di questo ragazzo che è morto durante il servizio per la nostra sicurezza. Io oggi vorrei sottolineare, in un giorno in cui ricordiamo questo giovane, quanti della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine come carabinieri, guardia di finanza, sono morti per servizio e quanti di loro ancora oggi rischiano la vita nelle piazze tutti i giorni per garantirci la sicurezza».