Molini di Triora, chiusa l’inchiesta sull’esplosione che costò la vita a Leonardo Franza

30 maggio 2024 | 11:27
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Molini di Triora, chiusa l’inchiesta sull’esplosione che costò la vita a Leonardo Franza

Il fratello di una delle ragazze ferite avrebbe collegato il piano cottura ad una bombola dimenticando il tappo di chiusura

Imperia. Il sostituto procuratore Paola Marrali ha chiuso l’inchiesta sulla tragica esplosione che avvenne il 31 ottobre del 2022 in un’abitazione di Molini di Triora, nella quale un gruppo di giovanissimi amici si era recato per trascorrere la serata di Halloween. Sul registro degli indagati è rimasto iscritto un solo nome: quello di Matteo Emanuelli, 30 anni, fratello di Marta, rimasta ferita nello scoppio e fidanzata di Leonardo “Leo” Franza, 20 anni, che morì in seguito alle gravi ferite riportate. Feriti anche altre gli altri amici.

Emanuelli, figlio dei proprietari dell’abitazione, è accusato di crollo e disastro colposi, omicidio e lesioni colposi. Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, il 3oenne avrebbe scollegato il piano cottura dalla rete del gas cittadina, per poi collegarlo a una bombola di gpl, senza però munire il rubinetto di intercettazione di un tappo di chiusura e senza verificarne la tenuta. Questa sarebbe stata la causa della successiva potente deflagrazione e dell’incendio che ne scaturì.

Oltre Leonardo e Marta, rimasero coinvolti anche Sabrina Venturini, Tommaso Cosentino e Fabiola Mannella, che vennero ricoverati in prognosi riservata al centro grandi ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, a Genova. Meno grave, invece, Stefano Cassini, che riportò lievi lesioni e venne quasi subito dimesso dall’ospedale di Sanremo.