Verso il voto

L’onda fucsia invade via Corradi per Fellegara sindaco: «Il totismo ha drogato questa regione» fotogallery

Sul programma elettorale: «Non faremo sorprese, perché tante cose le abbiamo dette e costruite assieme ai sanremesi in questo lungo percorso, partito a dicembre»

Sanremo. «L’onda fucsia dice che le politiche di centrodestra e il totismo che hanno drogato questa Regione, con flussi finanziari e politiche malate, che ostentano apparenza e che si legano a imprenditori e imprese, sono una stagione finita e non possiamo replicarla qui. Chi prova a replicarla è il centrodestra, che sta offrendo una ricetta vecchia e perde la cinghia di collegamento con la Regione, perché presto si andrà al voto e questo progetto politico sarà sostituito». A dichiararlo, dalla sede della Federazione Operaia di via Corradi di Sanremo, è il candidato civico del centrosinistra Fulvio Fellegara, che ha illustrato nel pomeriggio il programma elettorale della sua squadra.

«Toti sta tenendo in ostaggio la Regione – ha aggiunto, commentando l’inchiesta di Genova -. La condanna è prima di tutto politica da parte mia. Non do nessun giudizio dal punto di vista giuridico, perché non ho le competenze, ho grandissimo rispetto della magistratura e di chi è coinvolto personalmente, che dovrà difendersi nelle sedi opportune. C’è, però, una netta condanna politica. Quella è una stagione politica che stava chiudendosi in maniera naturale per consunzione, oggi c’è stata una accelerazione e noi siamo per dare una spallata che parta da Sanremo, che guardi al futuro e che rivolti questa Regione. L’onda fucsia arriverà anche a Genova».

Sul programma ha dichiarato: «Non faremo sorprese, perché tante cose le abbiamo dette e costruite assieme ai sanremesi in questo lungo percorso, che ormai è partito a dicembre e che ci ha accompagnato in giro per i quartieri, le frazioni e le periferie. Sarà un programma alternativo agli altri, abbiamo un’idea di città molto chiara rivolta al futuro, ai prossimi dieci, quindici, vent’anni. Un’idea di sviluppo urbano e sociale di Sanremo, che è mancata in questi anni. Ci occuperemo di aree verdi e di rimettere agli onori del mondo le periferie, con un grosso supporto ai giovani, anziani e fasce deboli. L’università di floricoltura e scienze dello spettacolo sarà il nostro balcone sul mondo, perché Sanremo merita di tornare a essere città internazionale anche dal punto di vista culturale, dando un futuro ai ragazzi. Abbiamo un’idea di sviluppo turistico e commerciale molto solida, utilizzando la leva del turismo culturale che non è stata utilizzata a sufficienza in questi anni per far lavorare gli operatori turistici tutto l’anno».

Particolare attenzione al restyling del Porto Vecchio, che secondo Fellegara non deve incidere sulle attività commerciali presenti, che altrimenti rischierebbero la chiusura: «Andremo avanti con tutti gli impegni che l’amministrazione ha preso. Uno dei temi principali è quello del lavoro, non si possono chiudere le attività, non si possono penalizzare i sanremesi che vivono sul porto. Il progetto va aggiustato perché i pescatori rischiano il tracollo; i bar che insistono davanti al porto rischiano di essere bloccati per anni e i lavoratori di essere licenziati».

Alla presentazione del programma era presente anche il segretario provinciale del Pd, Cristian Quesada, che appoggia la candidatura a sindaco del civico Fellegara: «Questa ondata fucsia è partita il 7 dicembre con l’annuncio della candidatura di Fulvio Fellegara, che sta aggregando persone diverse in questa città, le quali credono necessaria una alternativa. L’unica alternativa, perché da una parte c’è chi è il candidato in continuità con l’amministrazione Biancheri e dall’altra chi è stato all’opposizione in questi anni e non ha denunciato i problemi di questa città. Siamo felicissimi che sia sold-out la sala per la presentazione del programma di Fellegara. Sarà una campagna elettorale casa per casa, porta a porta».

Sull’inchiesta che ha portato il governatore della Liguria Giovanni Toti ai domiciliari, Quesada ha aggiunto: «Ci sono due aspetti: uno è giuridico e se ne occupa la magistratura, l’altro è politico. Il fallimento della giunta Toti era già in atto da anni, basta vedere cosa ha fatto alla sanità. Ha fallito il suo programma e bisogna dare nuovamente la parola agli elettori per cambiare finalmente verso».

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