Lettera elettorale ai malati di tumore, il medico Battaglia chiede scusa
Primario di Senologia dell’Asl1, presidente Lilt e candidato con la lista Rolando sindaco: «Mi sono rivolto ai miei pazienti ma capisco il problema»
Sanremo. «Chiedo profondamente scusa ai miei pazienti che non hanno ben accolto la lettera recapitata loro per spiegare le ragioni della mia candidatura». Non cade nel vuoto la questione morale che sottace al nuovo caso di comunicazione elettorale segnalato oggi dai lettori a Riviera24.it. Il protagonista di quest’ultimo episodio (di una serie non trascurabile) è il dottor Claudio Battaglia, primario di Senologia presso l’Asl1 Imperiese, storico presidente Lilt e da pochi mesi candidato con la lista civica Sanremo Domani a sostegno di Gianni Rolando sindaco.
Il dottor Battaglia sta recapitando alle proprie pazienti curate dal tumore alla mammella una missiva, nella quale si presenta come candidato alle amministrative, chiedendo contestualmente supporto. «Le chiedo pertanto, come quando ha avuto fiducia in me per la malattia, di averla anche su questa scelta che, le assicuro, nasce da motivazioni assolutamente legate alla volontà di essere ancora una volta utile a Sanremo», – si legge nel documento che alcuni destinatari hanno posto all’attenzione della nostra redazione -.
Il responsabile della Brest Unit di Asl1 vuole suggellare il proprio impegno nella cura dei malati, cercando per la carriera politica la stessa fiducia che questi hanno riposto in lui nel suo ruolo di medico. «Gentile Signora e famiglia, penso Lei si ricordi di me, anche se non è stato certamente un momento da ricordare», esordisce Battaglia, che spiega poi come il centro multidisciplinare per la diagnosi e la cura dei tumori della mammella da lui diretto sia un’eccellenza, visto che, sottolinea «in questi Centri le possibilità di guarigione aumentano di oltre il 18 per cento nei tumori della mammella, che rappresentano il tumore più diffuso nelle donne. Insieme ai miei Collaboratori ho applicato a Lei la migliore chirurgia possibile, come anni di “scuola” con il Professor Umberto Veronesi mi ha insegnato».
Dai dati scientifici sulle cure del cancro, Battaglia passa al tema centrale della lettera: quello delle elezioni, senza però tralasciare di ricordare alle pazienti il suo operato in veste di presidente della Lilt. «Oggi mi permetto di entrare in casa Sua con questa mia per comunicarLe che ho deciso di iniziare un nuovo percorso che vuole essere utile per la nostra Sanremo, certamente meno scientifico, ma altrettanto stimolante per me, che da oltre quarant’anni svolgo attività di volontariato presso la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori della nostra provincia e dal 2005 ne sono il Presidente».
A chi magari avesse ancora dei dubbi sulla bontà dell’azione, Battaglia ricorda: «Ovviamente Lei sa che nulla ho mai percepito per tale attività che è stata fino ad oggi un importante veicolo di informazione, diagnosi ed assistenza per molti nostri concittadini». «Come ormai Lei forse avrà appreso da altri mezzi di informazione, sono Candidato al Consiglio Comunale nella Lista Sanremo Domani per Gianni Rolando Sindaco», mette nero su bianco il medico, che poi racconta della sua amicizia con Rolando e ne tesse le lodi. «Conosco Gianni Rolando dalla adolescenza e siamo grandi amici, lo considero una persona onesta, capace e dinamica, ma soprattutto la persona che serve alla Sanremo del futuro. E quando dico futuro penso alle persone maggiormente in difficoltà, alla sanità, al sociosanitario, ma anche a quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, strade dissestate, rifiuti mal gestiti, anziani soli, e mi fermo qui».
La questione etica. Al di là dell’opportunità di inviare comunicazioni elettorali ai pazienti che hanno visto la morte in faccia, il tenore e i contenuti della lettera hanno provocato un sentimento di rabbia che lo stesso dottor Battaglia afferma di comprendere: «Se ho provocato malessere in alcuni miei assistiti chiedo profondamente scusa alle singole persone. Non era e non è in alcun modo il fine voluto. Volevo solo cercare di spiegare il mio desiderio di mettere al servizio della città la mia potenziale capacità anche nella gestione della cosa pubblica», – commenta il professionista -.
«La lettera inviata ad alcune signore, operate dal sottoscritto, è un messaggio personale destinato solo a loro e ai loro familiari. Fa riferimento ad un triste momento, ma anche ad un risultato che, grazie alla attuale professionalità e competenza, in oltre il 90 per cento dei casi comporta la guarigione. La richiesta di avere fiducia per la mia candidatura si basa anche sul dato oggettivo della “buona pratica” applicata alla malattia e, con l’impegno per Sanremo, della stessa buona pratica anche in altri settori».
«Capisco le perplessità dei pazienti che hanno segnalato la mia lettera al giornale. Un po’ il problema lo vedo anch’io, – conclude il medico -. Ho fatto il possibile per tutelare la privacy dei pazienti inviando loro una missiva per posta e non una mail o un messaggio come hanno fatto altri».