Imperia, cultura del mare: gli studenti di piazza Mameli a “lezione” al Circolo Borgo Cappuccini

21 maggio 2024 | 13:37
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«Quando le cose si riescono ad apprezare da piccoli si riescono a portare dietro per tuta la vita e coltivarle»

Imperia. Alla scoperta della pesca sportiva in mare, un progetto che questa mattina ha coinvolto 31 bambini delle V elementari di piazza Mameli di Imperia. “Banco di scuola” oggi è stato il circoloBorgo Cappuccini che ha messo a disposizione i propri spazi dove, suddivisi in gruppi, gli studenti hanno appreso nuove nozioni e approfondito la conoscenza del mare e del mondo sommerso insieme all’ittiologa Valentina Borgna, al biologo Fabio Bottero e ad alcuni pescatori presenti, giovani e veterani.

L’evento e’stato organizzato da Circolo Borgo Cappuccini di Imperia in collaborazione con il comitato provinciale Fipsas di Imperia, Federazione Italiana Pesca Sportiva. Il delegato regionale per la didattica, Emilio Maffi: «La pesca è importante per portare i bambini sul mare e insegnargli come si pesca, in particolare la tecnica del bolentino. L’ittiologa e il biologo hanno invece spiegato cosa si trova nell’ambiente marino, cosa c’è nel mare e cosa c’è sotto, per averne rispetto».

Presente anche Luigi Stuani, consigliere nazionale Fipsas, che ha spiegato quanto sia importante la cultura del mare a partire dalla scuola: «Come Federazione siamo impegnati anche a livello nazionale per i ragazzi perché ci pare giusto e corretto insegnare la cultura del mare e come trattare l’ambiente, principalmente per quanto riguarda le acque, in modo che si rendano conto di quelle che sono le necessità attuali, per la preservazione dell’ambiente a tutti i livelli».

«Abbiamo insegnato ai bambini a vivere il mare e capirlo, perché quando le cose si riescono ad apprezare da piccoli si riescono a portare dietro per tuta la vita e coltivarle. Trasmettere queste passioni alle nuove generazioni è davvero bello» ha commentato il biologo Fabio Bottero mentre tra le domande più curiose poste alla ittiologa Valentina Borgna: «L’occhio di Santa Lucia e la migrazione dell’anguilla. Molto interesse sui vari mari, da quello Sargassi al Mediterraneo considerando che i bimbi arrivano da tante zone diverse».

Accompagnati dalle maestre Giusy Abbo, Giulia Sbragi e Monca Negro, i ragazzi hanno toccato con mano la pratica della pesca sportiva, a partire dalle origini, dal rispetto per il mare ed i suoi abitanti, imparando a distinguere le giuste pratiche da quelle sbagliate. Coadiuvati dai fratelli Claudio e Federico Massabò, istruttori federali, hanno poi sperimentato la pratica del bolentino come tecnica di pesca, in collaborazione con il circolo e il presidente Marino Ricci.