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Imperia, assessore Gandolfo: «Accusare che amministrazione non stia facendo niente per i ragazzi è falso»

25 maggio 2024 | 12:48
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Imperia, assessore Gandolfo: «Accusare che amministrazione non stia facendo niente per i ragazzi è falso»

«Addirittura vergognoso se si conoscesse un minimo il lavoro incessante che, insieme ai nostri preziosi collaboratori degli uffici, stiamo portando avanti»

Imperia. «Nonostante il grande impegno profuso da questa Amministrazione per creare spazi dedicati agli adolescenti, come dimostrano il Pump Track e l’ultima inaugurazione del Campetto sul lungomare Vespucci, sembra che lo sport più praticato rimanga il “parlare a vanvera”. Certo, ci sono ancora molte cose da fare e la strada è lunga, ma accusare l’Amministrazione di “non fare nulla” per i ragazzi è decisamente falso se si guardano i risultati raggiunti. Addirittura vergognoso se si conoscesse un minimo il lavoro incessante che, insieme ai nostri preziosi collaboratori degli uffici, stiamo portando avanti». Lo dichiara l’assessore alla Comunità Solidale Laura Gandolfo.

«Solo giovedì scorso, la Giunta Comunale ha deliberato la destinazione d’uso dell’ultimo piano del Centro Polivalente di Piazza Duomo come Centro giovanile per ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Contestualmente, abbiamo preso atto della partecipazione del Distretto 3, con il Comune di Imperia come capofila e io stessa come presidente su delega del Sindaco Claudio Scajola, al Bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ‘DesTEENazione a Desideri in Azione’. Il bando, del valore di circa 3 milioni di euro, prevede la creazione di un Centro per adolescenti, attrezzato con tutti i servizi educativi necessari per questa fascia di età. Saranno disponibili spazi autogestiti, aree attrezzate, ascolto, corsi, svaghi, percorsi psicologici, attività di crescita professionale e molto altro.

Stiamo contattando in questi giorni gruppi di adolescenti, associazioni e operatori del terzo settore per una co-progettazione complessa che tenga conto di ogni capacità ed esperienza, al fine di creare la migliore sinergia possibile per la realizzazione del Centro. Oltre allo spazio in sé, che potrà essere liberamente frequentato, stiamo studiando attività che possano coinvolgere i giovani sia nella scelta che nella partecipazione, come una sala musica, corsi per creare video, teatro, ecc.

In parallelo, saranno organizzate attività educative “di strada” per “recuperare” e inserire, anche attraverso tirocini lavorativi, giovani meno integrati nei percorsi scolastici. Si tratta di un progetto molto complesso e innovativo, che prevede, tra l’altro, l’inserimento di uno psicologo dedicato all’interno del Centro e un’area per l’ascolto e il supporto ai genitori. Necessita di una rete che comprenda Asl, scuole, associazioni, terzo settore e, soprattutto, i ragazzi stessi che, attraverso un comitato, parteciperanno attivamente all’organizzazione.

Sono certa che sarà una risposta fondamentale alle richieste di spazi e di attenzione per un’età forse tra le più difficili: non si è adulti e non si è più bambini, si devono fare scelte fondamentali per il futuro, spesso con pochi strumenti e con l’ansia del “cosa farò da grande”, ma anche con l’entusiasmo di chi ha poco passato e tanto futuro. Noi vogliamo cogliere e accogliere quell’entusiasmo ed essere pronti ad aiutarli a disegnare il futuro che desiderano».