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Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita

30 maggio 2024 | 07:00
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Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita
Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita
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Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita
Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita
Il sogno americano di Simone Tommasini. Come uno anno di studio all’estero può cambiarti la vita

«Ho capito che la distanza rinforza i veri rapporti e che la famiglia è un punto di riferimento che ci sarà sempre»

Sanremo – Stati Uniti. «Era un giorno di metà agosto quando, con il cuore pieno di emozioni contrastanti, ho salutato amici e parenti per intraprendere un’avventura che avrebbe cambiato la mia vita. Grazie ai consigli dei miei genitori e all’agenzia “You Abroad”, ho scelto di trascorrere un anno scolastico alla North Broward Preparatory School in Florida, una decisione che si è rivelata fondamentale per la mia crescita personale e accademica». Si comincia a sognare aprendo gli occhi, non chiudendoli e questo è quanto ha fatto Simone Tommasini, 17 anni, che lo scorso agosto ha lasciato Sanremo e il liceo Amoretti per trascorrere un anno scolastico negli Stati Uniti. La scelta è ricaduta sulla Florida e la North Broward Preparatory School non è stata casuale.

«Cercavo una high school che offrisse anche un dormitorio e la North Broward Preparatory School, situata a Coconut Creek a soli 30 minuti da Miami, rispondeva perfettamente alle mie esigenze. Il campus di 323 ettari ospita studenti di oltre 1700 nazionalità diverse e dispone di un “International Village” dove si trovano i dormitori, creando un ambiente multiculturale e stimolante. Dopo aver superato vari colloqui, il 13 agosto ho ufficialmente iniziato la mia avventura. Adattarsi a un nuovo Paese e a una nuova scuola non è stato facile, ma sapevo che era la cosa giusta per me. Ho avuto la fortuna di avere un compagno di stanza brasiliano e di fare subito amicizia con un ragazzo giapponese. Inoltre, ho incontrato alcuni studenti italiani con cui sono diventato molto amico. Il rapporto tra noi studenti internazionali è andato oltre l’amicizia; siamo diventati una vera e propria famiglia, offrendo supporto reciproco nei momenti difficili» racconta Simone.

Dal Liceo Amoretti ad una high school americana, un cambiamento radicale di vita, accompagnato da tanto coraggio nell’affrontare un “nuovo mondo”, da solo. «Il sistema scolastico americano è molto diverso da quello italiano. In Italia, la storia viene insegnata principalmente attraverso libri di testo e lezioni frontali, con un forte focus sulla memorizzazione di fatti, date e personaggi storici. Negli Stati Uniti, invece, l’approccio è più dinamico e coinvolgente. Gli studenti sono incoraggiati a esplorare la storia attraverso diversi media e modalità di apprendimento, come la realizzazione di video, l’analisi di canzoni e film, la lettura di romanzi e le interviste a testimoni di eventi storici. Questo metodo mi ha permesso di approfondire la comprensione degli eventi storici in modo attivo, sviluppando abilità pratiche come la ricerca, l’analisi critica e la comunicazione. Questa esperienza mi ha cambiato notevolmente. Mi sento più maturo e consapevole delle mie capacità. Ho imparato che assumersi responsabilità è parte integrante del percorso di crescita e che affrontare tali compiti con serenità e determinazione è fondamentale per il successo personale e accademico. Ora ho una chiara visione del percorso che desidero intraprendere nella vita e il mio desiderio di viaggiare e scoprire il mondo e le altre culture si è rafforzato ulteriormente» commenta Simone, che lo scorso 17 maggio si è diplomato in Florida.

Un anno scolastico fatto di sfide, di ricordi, a volte di momenti difficili, ma che sono stati uno stimolo ulteriore ad andare avanti e con obiettivi sempre più importanti: «Superare le sfide e le difficoltà di vivere in un ambiente nuovo e sconosciuto ha aumentato la mia autostima. Ho dimostrato a me stesso di essere in grado di affrontare le sfide e di adattarmi con successo a nuove situazioni, diventando più maturo e consapevole. Ciò che prima poteva sembrare normale o scontato ora lo vedo con occhi diversi, con una maggiore consapevolezza e comprensione. Le esperienze che ho vissuto in questi mesi sono state un cammino alla scoperta di me stesso che mi hanno reso più forte. Ho capito che la distanza rinforza i veri rapporti e che la famiglia è un punto di riferimento che ci sarà sempre. Non cambierei nulla di questa esperienza perché ogni momento è stato unico. Mi sento pronto ad affrontare nuove sfide e a inseguire i miei sogni con determinazione» dichiara Simone che appena tornato, a settembre rientrerà negli States per una nuova esperienza scolastica: da “graduate” è infatti stato ammesso alla Pace University di New York, dove frequenterà il primo anno di Università del Pathway Bridge Program.

Quale consiglio daresti ai tuoi “colleghi” studenti per seguire un percorso simile, di vita e di studi? «Auguro ad ogni ragazzo di poter partecipare a un’esperienza così straordinaria, che lascia un’impronta indelebile nella vita, portando a un profondo cambiamento. A settembre ricomincerò da zero, all’inizio questo mi spaventava ma ora è la cosa che mi incita maggiormente. Ci tengo a ringraziare la Dirigente Dott.ssa Beatrice Pramaggiore, il Vicepreside Mario Scavello, la Prof.ssa Priscilla Cerzosimo, del Liceo Amoretti e tutti i docenti della 4C indirizzo socio-economico di Sanremo per il loro sostegno in questa esperienza indimenticabile» conclude Simone.