Gli Ordini professionali chiamano. Fellegara, Mager, Rizzo e Rolando rispondono

6 maggio 2024 | 17:17
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Gli Ordini professionali chiamano. Fellegara, Mager, Rizzo e Rolando rispondono
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Gli Ordini professionali chiamano. Fellegara, Mager, Rizzo e Rolando rispondono
Gli Ordini professionali chiamano. Fellegara, Mager, Rizzo e Rolando rispondono

All’Hotel Royal l’evento organizzato dagli architetti, ingegneri e geometri. Rilancio delle frazioni al centro del dibattito

Sanremo. E’ stato l’Hotel Royal a ospitare il primo confronto pubblico tra i candidati sindaco in corsa alle elezioni amministrative di Sanremo. L’organizzazione, affidata agli ordini professionali degli Architetti e Ingegneri, oltre al collegio dei Geometri, ha radunato nella sala conferenze del prestigioso albergo di lusso: Fulvio Fellegara (Generazione Sanremo, Progetto Comune, Partito Democratico), Alessandro Mager (Anima, Forum, Idea, Sanremo al Centro), Roberto Rizzo (Movimento 5 Stelle) e Gianni Rolando (Sanremo Domani, Andiamo!, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Udc). Assenti Roberto Danieli, Erika Martini e Luca De Pasquale.

A introdurre il dibattito, moderato dal giornalista Giulio Gavino, è stata l’architetto Raffaella Panizzi. Ai candidati sono state poste domande legate alla vita quotidiana dei professionisti della Città dei fiori. Quesiti sullo sviluppo urbano, il collegamento con le frazioni e il trasporto pubblico, la conservazione del patrimonio e la salvaguardia dell’ambiente. Argomenti solo apparentemente di nicchia ma che in realtà hanno toccato a 360 gradi i programmi elettorali.

Città futura. Quartieri e frazioni.

Fellegara: «La visione della città deve partire dall’esigenza di ricucire il centro con le periferie. Negli ultimi anni, questo lavoro è stato trascurato, e ora è essenziale per un recupero non solo dell’aspetto dell’arredo urbano e urbanistico, ma anche per favorire un recupero sociale. Sanremo deve essere accogliente per i turisti e per i suoi abitanti, ma attualmente non lo è in ogni sua parte. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso la difesa e la valorizzazione del verde pubblico, che rende la città più vivibile e gradevole. Servono un piano del verde e un garante per la difesa di questi spazi pubblici. La proposta di una ricucitura urbana, ispirata alla visione di Renzo Piano, è per me fondamentale. Tuttavia, è importante valutare e armonizzare questa proposta con gli strumenti urbanistici già in vigore.

Il nuovo piano urbanistico comunale è nato già obsoleto a causa del lungo periodo di tempo trascorso senza un adeguato rinnovo. Non è necessario sostituirlo completamente, ma piuttosto aggiornarlo per semplificare le procedure e fornire risposte più efficaci. È urgente condurre un’analisi delle inefficienze, come ad esempio il mancato sfruttamento delle premialità previste. È sbagliato che il Comune utilizzi gli autovelox indiscriminatamente per aumentare le entrate, quando perde milioni di euro in mancati oneri di urbanizzazione. Le normative dell’Agenda 2030 riguardanti la riqualificazione energetica degli edifici offrono opportunità significative, ma sono rese complesse da una norma comunale poco chiara. Il settore edilizio è una fonte importante di occupazione, pertanto è essenziale promuovere un circolo virtuoso».

Mager: «Durante le mie visite in città, ho notato un evidente divario tra il centro e le aree periferiche. Sanremo appare estesa e disorganizzata, compromettendo la qualità della vita dei suoi abitanti. Nelle frazioni e nei quartieri non centrali, si percepisce un senso di disagio diffuso. È fondamentale ristabilire un collegamento significativo tra il centro e le periferie, così come con le frazioni. Su questo punto concordo pienamente con Fellegara. È proprio in queste zone che si avverte maggiormente una sensazione di disaffezione e di distanza dalla vita cittadina».

Rizzo: «Sulle frazioni, è fondamentale elaborare un piano strategico ora, anziché dopo le elezioni, attraverso un accordo tra tutti i candidati. Dopo il voto, sarà più difficile sviluppare un programma condiviso. Per dare un futuro alla città, è necessario un confronto inclusivo tra tutte le parti interessate. Riguardo alle frazioni, bisogna ripartire dalle piccole cose, apparentemente insignificanti ma di grande importanza per coloro che vi risiedono. La mancanza di vigili di quartiere e di controlli rappresenta una criticità. È positivo avere un piano strategico comunale come punto di riferimento per guidare lo sviluppo delle frazioni e della città nel suo complesso».

Rolando: «È fondamentale migliorare la qualità della vita nelle frazioni, al fine di evitare che Sanremo segua l’esempio delle grandi città, dove interi quartieri languono con le saracinesche abbassate. Ogni frazione ha dei punti di attrazione unici. È importante creare una mappa delle attrazioni turistiche per far scoprire ai visitatori i tesori nascosti, come Villa Luca a Coldirodi. Inoltre, è essenziale migliorare i collegamenti tra le frazioni e il centro cittadino. È impensabile avere un solo servizio di trasporto pubblico al mattino e uno alla sera. Al centro di qualsiasi piano, come quello strategico comunale, deve esserci un confronto diretto con gli abitanti delle frazioni, poiché sono loro che conoscono meglio le vere esigenze e le sfide locali».

Recupero del patrimonio edilizio e tutela del territorio dai cambiamenti climatici.

Rizzo: «Iniziamo dalle piccole cose, riportando in servizio i cantonieri per garantire una manutenzione regolare. È essenziale eliminare l’erba dalle cunette e sbloccare i tombini, interventi di manutenzione trascurati nel tempo. Un’altra problematica riguarda le serre abbandonate, che vanno smantellate per consentire all’acqua di essere assorbita dal suolo. È stato speso un considerevole quantitativo di denaro per la realizzazione di scolmatori, a causa di una gestione urbana non ottimale nel passato».

Rolando: «Sulle serre, speravo che il piano urbanistico comunale potesse risolvere il problema, ma purtroppo non ci si è riusciti. È una questione fondamentale. La rimozione di una serra dismessa richiede risorse finanziarie elevate, che superano le premialità inserite nel puc per incentivare tali interventi. Personalmente, sono favorevole agli incentivi, ma ritengo che sia necessario anche imporre l’installazione di vasche di accumulo per l’irrigazione dei campi come requisito essenziale. Lo stesso vale per i muretti a secco, il cui costo è molto elevato. Le zone agricole sono troppo estese rispetto alle effettive esigenze della comunità».

Fellegara. «La deimpermeabilizzazione del suolo e il recupero delle serre rappresentano temi cruciali che evidenziano le limitazioni del nuovo puc. Oltre al rischio idrogeologico, la città presenta una significativa vulnerabilità sismica, poiché la stragrande maggioranza delle scuole e degli edifici pubblici non è adeguatamente sicura. È necessario recuperare fondi e strumenti per garantire la sicurezza sia degli edifici pubblici che favorire gli interventi dei privati».

Mager. «Il Comune di Sanremo si trova di fronte a un’urgente necessità di ricostituire le squadre di operai. Attualmente disponiamo di soli 8 operai, molti dei quali sono prossimi al pensionamento, un numero insufficiente per coprire un territorio così vasto come quello di Sanremo. Se ci lamentiamo dell’arredo urbano trascurato, ma non aumentiamo il numero di queste figure professionali così indispensabili, e se continuiamo a credere di non poter esternalizzare tutti questi servizi, la situazione non potrà mai migliorare. È inaccettabile che un muretto possa crollare e non ci sia nessuno disponibile per ripararlo. È fondamentale rivedere la pianta organica e procedere con l’assunzione di nuovi operai. Per quanto riguarda i rischi, è essenziale proteggere il territorio e attuare misure preventive, sebbene ciò potrebbe non essere sufficiente. Il ruolo più impegnativo che un funzionario pubblico possa avere a Sanremo è quello di responsabile dei fabbricati, molti dei quali sono datati e richiedono interventi urgenti. È prioritario concentrarsi sulle scuole, ponendole al centro della scala delle priorità».

Modello di città sostenibile, rigenerazione urbana e collegamenti da e verso frazioni. 

Fellegara. «L’obiettivo è ridurre l’uso del trasporto privato, promuovendo invece il trasporto pubblico locale attraverso l’adozione di mezzi elettrici. È essenziale rivolgere l’attenzione al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), che finora è rimasto inattuato. Altrimenti, rischiamo di assistere a un peggioramento della situazione attuale, con cantieri programmati che potrebbero paralizzare la città. Il trasporto urbano deve essere concepito come un servizio continuativo che parte da Sanremo per collegare Ospedaletti e Taggia, integrando le diverse realtà urbane. È cruciale salvaguardare il trasporto pubblico e potenziarlo. L’eventuale intervento di operatori privati potrebbe compromettere i collegamenti, soprattutto quelli con le frazioni. È necessario avere una visione a lungo termine su questo tema, con l’impegno di tutti i comuni coinvolti».

Mager. «La strada di cornice, prevista dal puc, dovrebbe essere realizzata in tre segmenti al fine di agevolare gli abitanti delle frazioni. Questo intervento, insieme a una corretta manutenzione del sistema viario interno, favorirebbe una visione più policentrica della città. È fondamentale garantire servizi essenziali nelle frazioni, come banche e farmacie, per evitare che i residenti debbano spostarsi. Lo stesso vale per la disponibilità di aree verdi e parchi pubblici. È importante anche concedere maggior rappresentanza ai residenti delle frazioni, attraverso un accordo istituzionale che preveda interlocutori ufficiali con l’Amministrazione».

Rizzo. «Nella mia Coldirodi, non abbiamo più uno sportello bancario e speriamo che la farmacia non segua la stessa sorte. Dopo la chiusura della banca a Coldirodi, i correntisti sono stati dirottati a Ospedaletti. Per un anziano, questo significa dover prendere due corriere solo per accedere al proprio conto».

Rolando. «Un tempo, le frazioni godevano di una completa autonomia, ma oggi la situazione è radicalmente cambiata. Il problema dei trasporti è evidente e richiede azioni concrete. La prima priorità è rinegoziare i rapporti con Rt. Ogni sindaco deve impegnarsi in questa battaglia. Rt è sull’orlo del fallimento e presto potrebbe ridurre drasticamente il numero di chilometri percorsi. È persino incerto se saranno mantenute le concessioni attuali. È essenziale investire negli ambulatori diffusi per gli anziani, i quali incontrano maggiori difficoltà negli spostamenti».

Intermezzo funivia. Nessuno dei candidati è favorevole al ripristino dell’ex funivia. Mentre alcuni, come Rizzo e Rolando, continuano a sognare questa possibilità, altri, come Mager e Fellegara, preferiscono concentrarsi su altre priorità, riconoscendo che il finanziamento di un progetto simile sarebbe subordinato a risorse esterne al Comune.

A spot, con la bacchetta magica cosa cancellerebbe? Fellegara: «Se l’avessi, cancellerei il palasalute di via San Francesco per come l’hanno concepito e dove si è deciso di collocarlo». Mager: «I marciapiedi di via Roma mi mettono tristezza». Rizzo: «Piazza Borea è diventato uno slargo vuoto senza scopo». Rolando: «Raderei al suolo via Pietragosti e via Martiri. Per dare case molto più belle non a tutti ma a quelli che se la meritano, ai sanremesi normali e d’adozione».