Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto

18 maggio 2024 | 17:25
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Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto
Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto
Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto
Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto
Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto
Divieto di circolazione per euro 0 e 1, da Taggia a Sanremo un corteo di moto

«Per dimostrare che “Il cuore non si ferma” tutti insieme»

Sanremo. Anche in provincia di Imperia i motociclisti sono scesi in piazza (meglio in strada) contro il divieto di circolazione dei mezzi “Euro 0-1”. La manifestazione, la quarta simile, si è tenuta questo pomeriggio ed ha visto un corteo che da Taggia è arrivato a Sanremo «Per dimostrare – fanno sapere gli organizzatori – che “Il cuore non si ferma” tutti insieme».

Il divieto di circolazione per le moto Euro 0 e Euro 1
“Il Comune di Milano – si legge in una nota stampa di “Il cuore non si ferma”e molti altri di altre regione seguiranno a ruota, ha annunciato che dal 1° ottobre 2024 vieterà la circolazione in città, Area B e area urbana, a tutti i motocicli a benzina quattro tempi Euro 0 e 1, ovvero quelli omologati fino al 2002. Limitare l’accesso ai veicoli più inquinanti può anche essere una decisione condivisibile se la teoria green è comprovata da dati tangibili e numeri reali, ma secondo voi è giusto pensare che una moto, seppur non recentissima, possa inquinare quanto o addirittura più di un’automobile? Tutti quelli che usano un motociclo di qualsiasi tipo negli spostamenti di tutti i giorni conoscono bene i vantaggi che questa scelta garantisce alla città e alla collettività: le due ruote, è indiscusso, riducono il traffico e anche per questa ragione bisognerebbe incentivarne l’utilizzo e non ostacolarlo. È logico che, essendo meno ingombranti e più agili non creano code, al contrario delle vetture che generano molti più intasamenti e traffico, e aiutano in modo concreto».

Prosegue la nota stampa: «Una moto, rispetto ad un’auto, ci impiega molto meno tempo per fare lo stesso percorso, di conseguenza inquina meno. Se ci vogliono 5 minuti in moto per andare da A a B, e in macchina,seppur meno inquinante, ce ne vogliono 30, è chiaro che viene a mancare tutto il risparmio sull’ambiente. Visto il successo raggiunto in pochi giorni dalla pagina da lui creata, Lorenzo ha voluto dare un’ulteriore accelerata alla sua protesta creando una petizione per opporsi al blocco che potete firmare a questo indirizzo (https://www.change.org/p/opponetevi-nel-divieto-di-circolazione-moto-nelle-citta) e che ha raccolto un numero davvero strepitoso di consensi,raggiungendo il considerevole traguardo delle 17.000 firme!”».