Bollette Rivieracqua, il presidente Secchi di Adoc Imperia: «No al principio di retroattività»

14 maggio 2024 | 15:38
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Bollette Rivieracqua, il presidente Secchi di Adoc Imperia: «No al principio di retroattività»

«Misura che penalizza i cittadini»

Imperia. Prosegue la campagna di Adoc Imperia, l’associazione dei consumatori che fa capo alla Uil, sull’illegittimità delle bollette retroattive di Rivieracqua, società che intende far fronte ai debiti utilizzando il salvadanaio dei cittadini.

«Ripescando una vecchia determina si cerca di far fronte al debito attraverso la retroattività delle bollette andando ad incidere sui magri bilanci delle famiglie del comprensorio – dichiara Ferruccio Dafni Secchi, presidente Adoc Imperia – La società Rivieracqua è ad interesse pubblico e deve avere un equo rapporto tra qualità, servizio e tariffe.

Questo non avviene, anzi. Per questa ragione Adoc chiede il ritiro del provvedimento sulle vecchie bollette e si oppone al principio di retroattività imposto da una vecchia determina acchiappa soldi. Adoc dichiara l’illegittimità del provvedimento e sta procedendo con i reclami dei cittadini, anche appellandosi ad alcune sentenze della corte di cassazione che dichiarano illegittima la retroattività delle bollette».

Ricordiamo che Rivieracqua nasce come società per azioni a capitale pubblico per gestire il sistema idrico integrato. Ne fanno parte 39 Comuni dell’Imperiese. Nel frattempo i Comuni non hanno adeguato le quote, così le richieste dei creditori si sono fatte pressanti ed ammontano a 94 milioni di euro.

«Tra le altre cose, i Comuni hanno deliberato l’ingresso di un socio privato per avere maggiori risorse per la gestione, ma l’acqua è un bene pubblico e i cittadini hanno diritto di rivendicare questo principio», chiude Secchi. Intanto i creditori avanzano le loro richieste insieme allo stato di insolvenza. Adoc rimane al fianco dei cittadini per visionare bollette e avviare reclami.