Bollette pazze, Ventimiglia Progressista: «Non vanno pagate, ma portate davanti al giudice di pace»
«Affidatevi ai vostri legali o alle associazioni di categoria, ma sollevatevi dalla coltre di elettoralismo che domina questa città»
Ventimiglia. «In questi giorni, il sindaco Di Muro ha tenuto a dirci che, in sintesi, non è colpa sua, ma che si è dovuto adeguare al provvedimento del 2 novembre 2023 firmato da Claudio Scajola, Commissario dell’Ato idrico ( che ricordiamo, a sua volta ha attuato una disposizione di Arera del lontano 2017, sic!)
Possibile che non abbia avuto almeno un dubbio sul fatto che la questione fosse più complessa e che meritasse un approfondimento legale, atteso l’importante interesse pubblico in gioco? Lo sa, ad esempio, che ben 38 sindaci nel Molise hanno fatto ricorso al Tar contro il provvedimento che aveva aggiornato le tariffe idriche con effetto retroattivo, come accaduto da noi, e hanno vinto?
Perché continua a propinarci l’assunto che si tratta di normativa di settore a cui dobbiamo sottostare? Ma lo sa che nessuna Determina amministrativa può contrastare il principio di irretroattività dell’articolo 11 Preleggi?
La conosce l’ordinanza della Cassazione n. 5492/2023 in materia di tariffa per forniture idriche, che stabilisce che è possibile il recupero dei costi «ora per allora» solo con riferimento ai costi imprevisti e imprevedibili al momento dell’erogazione e fatturazione del servizio, mentre è illegittima la pretesa di recuperare retroattivamente costi non pertinenti, né correlati a una gestione corretta ed efficiente del servizio offerto nell’anno di riferimento?
In definitiva, le bollette pazze non vanno pagate, ma opposte davanti al giudice di pace. Affidatevi ai vostri legali di fiducia o alle associazioni di categoria, ma sollevatevi dalla coltre di pressapochismo, impreparazione, individualismo, elettoralismo che domina in questa nostra amata città. Noi ci siamo!», è quanto dichiarato da Ventimiglia Progressista.