Politica

Arresto Toti, Rifondazione Comunista Imperia: «Frantumato diaframma che dovrebbe separare politica e affari»

«Il capitalismo nostrano e la malavita organizzata, non più ostacolati da una forte, vera sinistra, sono riusciti a far sì che i loro interessi coincidessero con quelli dei decisori»

Imperia. Le dichiarazioni di Rifondazione Comunista sull’arresto del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti:

«Toti & Soci Regolatore e regolato si sono ovunque fusi. Giusto aspettare che la giustizia faccia il suo corso, ma…. ma il problema è che ovunque, non solo a Genova, non solo a destra, si è frantumato il diaframma che dovrebbe tenere separati politica e affari: se la Costituzione descrive l’economia come un qualcosa che deve essere al servizio del benessere collettivo, il capitalismo nostrano e la malavita organizzata (presente nei mandati d’arresto), non più ostacolati da una forte, vera sinistra, sono riusciti a far sì che i loro interessi coincidessero con quelli dei decisori.

Assistiamo quotidianamente a provvedimenti presi a discapito della popolazione, preclusi a qualsiasi contraddittorio con essa, politicamente osteggiati da nessuno (se non, timidamente, in qualche campagna elettorale). Chi è contrario, chi contesta l’utilità di dighe, gronde, tram volanti, cabinovie con vista sugli appartamenti, combatte il progresso. Chi è contro il modello Genova e si batte per i controlli ambientali e la sicurezza sul lavoro, è un veterocomunista.

Corollario: oggi si capisce meglio l’incaponirsi di Meloni e accoliti contro l’obbligatorietà dell’azione penale, per la separazione delle carriere dei Magistrati (su questo ci sono aperture anche nel centro sinistra) e per la chiusura dei rari spazi di giornalismo d’inchiesta ancora presenti nei nostri media.

P.S.: mentre Toti è in un attico, i ragazzi dell’ex Latteria Occupata sono ancora in galera. Salta agli occhi la sproporzione tra danno alla collettività e misure cautelari imposte».

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