Il caso

Camporosso, Maurizio Morabito non ha diffamato Davide Gibelli: archiviata la denuncia del sindaco

«Finalmente, dopo più di un anno la verità vera è venuta a galla»

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Camporosso. «Vorrei fare un po’ di chiarezza su una vicenda che mi ha particolarmente amareggiato e che purtroppo si è protratta per più di un anno. Il 10 di gennaio 2023 il sindaco Gibelli dichiarava “da alcuni giorni circola in paese una voce falsa ed offensiva che riguarda la mia persona. Questa vile maldicenza colpisce non soltanto la mia immagine pubblica….ma anche la mia essenza più intima di uomo…..per questo mi vedo costretto a sporgere denuncia-querela per diffamazione contro chi ha diffuso notizie false tese a minare la mia onestà e trasparenza” (il Secolo XIX – 10 gennaio 2023). Il 12 gennaio successivo, due giorni dopo quindi, mi veniva notificato il decreto a firma dello stesso Gibelli con cui mi revocava dalla carica di Vicesindaco; questa notizia veniva ampiamente diffusa il giorno successivo dagli organi di stampa. Le motivazioni riportate nel decreto e diffuse dalla stampa riguardavano alcuni aspetti sinceramente sbalorditivi, altri molto duri nei miei confronti. Veniva addotta, ad esempio, una mia presunta “assenza” dalla vita amministrativa del Comune di Camporosso, il che oggettivamente risulta risibile. Mi venivano contestate anche “condotte deprecabili in ambito cittadino finalizzate unicamente a screditare la mia (di Gibelli, ovviamente) persona”».

Lo dichiara il consigliere Maurizio Morabito, candidato sindaco alle amministravate comunali di Camporosso.

«A ciò seguiva la denuncia-querela nei miei confronti – aggiunge Morabito –  Già anticipata da Gibelli, pur senza indicare sugli articoli di stampa espressamente il mio nome. Venivo dipinto, quindi, in maniera oltremodo negativa e mi sono sentito colpito da accuse ingiuste, oltre che revocato dalla mia carica per motivi del tutto pretestuosi. Ora però, finalmente, dopo più di un anno la verità vera è venuta a galla. Con l’archiviazione disposta dal GIP del Tribunale di Imperia, che ha accolto la richiesta così formulata dal pubblico ministero, è stata messa la parola fine alla “famosa” vicenda dei buoni spesa che mi ha personalmente e politicamente segnato. Sono stato silente, certo che la Giustizia avrebbe fatto il proprio corso, così come è stato».

«Sono, quindi, oltremodo felice dopo aver letto il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari a cui si era rivolto l’attuale e nuovamente candidato Sindaco Davide Gibelli, per opporsi alla richiesta di archiviazione già immediatamente ipotizzata dal Pubblico Ministero: pertanto, sia l’accusa che un Giudice terzo, non hanno ritenuto sussistenti elementi di fatto o di diritto nell’asserita condotta da me tenuta nella mia qualità di Vicesindaco – conclude Morabito – Dopo la richiesta di archiviazione della querela sporta nei miei confronti, da subito formulata dal pubblico ministero, mi sarei aspettato se non le scuse da parte del Sig. Gibelli, quantomeno la presa di atto che il mio comportamento era stato corretto; invece, il Sig. Gibelli, con l’opposizione alla richiesta di archiviazione ha chiesto al Giudice di accogliere la propria tesi, nuovamente rigettata senza alcuna necessità di ulteriori, perché inutili, approfondimenti sulla questione. Il tempo speso dietro la vicenda avrebbe potuto essere impiegato meglio. Ringrazio il mio difensore, avv. Fabrizio Cravero, per il lavoro svolto a tutela della mia dignità e immagine pubblica».

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