Memoria storica

Tabiensis Historiae Fragmenta. Pergamene antiche dal Comune di Taggia fotogallery

I documenti più antichi e preziosi dell’archivio comunale ricostruiscono lo spaccato di vita quotidiana dal 1380 fino al 1600

Taggia. Una Taggia che non esiste più ma che è un tesoro prezioso da ricordare. Questo quanto racchiuso nel lavoro certosino dello storico Stefano Pirero: “Tabiensis Historiae Fragmenta. Pergamene antiche dal Comune di Taggia”, edito dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Un Auditorium Santa Teresa gremito per ascoltare la presentazione del volume che illustra i documenti più antichi e preziosi dell’archivio comunale, e in particolare oltre 50 pergamene che costituiscono una fonte preziosa e inedita per la conoscenza della storia della comunità di Taggia e del territorio della Valle Argentina e della Valle Arroscia tra XIV e XVIII secolo.

«Una giornata estremante significativa per la comunità e per la cultura del nostro territorio. Presentiamo il risultato di tanti anni di lavoro del dottor Stefano Pirero che riporta un estratto dei manoscritti più antichi presenti all’interno del nostro archivio storico. E’ una meraviglia assoluta, uno spaccato di vita quotidiana che parte dal 1380 fino al 1600. Un grande lavoro di trascrizione e ricostruzione anche filologica. Ridiamo alla città una testimonianza veramente importante di quello che Taggia era» commenta il sindaco Mario Conio.

«Un lavoro iniziato già nel 2018 che si è arricchito grazie al dottor Pirero che ha suggerito la collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera permettendo l’edizione di questo importante volume. Grazie alla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria che ci ha supportato con spirito e risorse per questa bella iniziativa» ha commentato il consigliere comunale e regionale Chiara Cerri.

L’opera arriva dopo un lungo percorso, iniziato nel 2018, e sostenuto dal Comune di Taggia, sui documenti custoditi nell’archivio storico di Palazzo Lercari. Tra le iniziative svolte in questi anni si ricorda l’esposizione “Reliquiae Communis Tabie: un tesoro di pergamene”, del 2019, che aprì per la prima volta al pubblico Palazzo Lercari e mise in mostra alcuni dei documenti oggi illustrati all’interno del volume del dottor Pirero. Oltre al primo cittadino e alla consigliera Cerri, sono intervenuti Daniela Gandolfi, dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; Francesca Imperiale e Francesca Mambrini della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria e ovviamente l’utore dell’opera Stefano Giuseppe Pirero.

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