Oggi sciopero

Sicurezza sul lavoro, PD Liguria: «Piena adesione alle richieste di lavoratori e sindacati. Indispensabile puntare sulla prevenzione»

«Basta morire di lavoro»

pd partito democratico

Genova. La sicurezza sul lavoro sta diventando un’emergenza sempre più preoccupante e a cui si deve assolutamente prestare la massima attenzione senza perdere altro tempo.

«La partecipazione del Partito Democratico alla manifestazione di oggi organizzata da Cgil e Uil- afferma Davide Natale segretario PD Liguria, oggi presente alla manifestazione indetta da Cgil e Uil- in varie città liguri, rappresenta l’adesione alle parole d’ordine di questa mobilitazione: zero morti sul lavoro, giusta riforma fiscale e nuovo modello sociale di fare impresa. Quanto successo in questi giorni a Suviana, riporta inesorabilmente l’attenzione su quanto c’è ancora da fare perchè non si muoia di lavoro. Un fenomeno che come ha detto il presidente della Repubblica Mattarella è diventato un ‘piaga sociale’. Bisogna potenziare gli uffici Psal e delle Asl. Come PD in Liguria ci siamo spesi affinché nelle Asl liguri venga assunto il personale necessario per mettere in campo un’azione di prevenzione, parola sparita nel vocabolario della sicurezza sul lavoro. E perché il sistema funzioni servono professionisti in numero sufficiente. Quindi i 72 ispettori promessi da Toti nel 2023, ma mai assunti, come da noi osservato e rilevato, vengano garantiti per il 2024. Sarebbe un primo passo concreto. Basta con i proclami e le finte promesse a favore di telecamera solo per il consenso elettorale. Servono azioni come quelle promosse a livello nazionale dalla segretaria PD Elly Schlein, che chiede il divieto di subappalto a cascata e la parità economica e normativa, con stessi contratti, stessi minimi retributivi, stessa formazione e orari, sia per i lavoratori in appalto che a quelli in subappalto. Azioni che insieme alle assunzioni nei Psal garantirebbero una maggiore sicurezza, per non piangere altre vittime. Siamo accanto ai lavoratori che oggi sono scesi in piazza e ne condividiamo le richieste compresa quella della garanzia di un’occupazione stabile e non precaria, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale di fare impresa. Non si può più correre ai ripari e intervenire solo dopo le tragedie ma è indispensabile agire prima’»

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