Sanremo fa rumore per Giulia e per tutte le vittime di violenza, in flash mob in piazza Borea d’Olmo
Una cinquantina i musicisti provenienti da scuole di Vallecrosia e Sanremo
Sanremo. Una cinquantina di batteristi, giovanissimi e meno giovani, provenienti dalle scuole di Sanremo e Vallecrosia, amatori e appassionati, sono scesi in piazza stamane e hanno fatto rumore per Giulia Cecchettin, studentessa di 22 anni uccisa lo scorso 11 novembre dal suo ex fidanzato, e per tutte le vittime della violenza di genere.
L’evento, in collaborazione con UnoJazz&Blues Festival, Coordinamento Dimensione Musica Sanremo e MMI Vallecrosia, si è svolto in piazza Borea d’Olmo, ha visto la partecipazione di oltre duecento persone. Un “rumore” quello di musicisti e fischietti, che ha chiuso il Festival della Parola “Reloaded”, che si è svolto a Sanremo dal 5 al 7 aprile, e ha visto intervenire anche l’ingegnere Gino Cecchettin, padre di Giulia.
Dopo gli interventi degli assessori comunali Silvana Ormea e Sara Tonegutti, ha preso la parola anche il presidente di Mia Arcigay Imperia, Marco Antei, che ha parlato delle violenze, ancora sommerse a causa di paure e pregiudizi, vissute anche dalle coppie eterosessuali.
Poi gli studenti delle scuole sanremesi hanno letto alcuni brani tratti dal libro “Cara Giulia”, scritto da Cecchettin.