Servizio idrico

Privato in Rivieracqua, il nuovo statuto taglia fuori i piccoli Comuni

Lettera del comitato tecnico al presidente Scajola: «Assegnato potere decisionale nullo». Chieste modifiche

Imperia. Primo ostacolo lungo il cammino che dovrebbe portare i comuni soci di Rivieracqua ad approvare entro il 30 aprile la modifica dello statuto dell’ente pubblico, passaggio propedeutico all’indizione di una gara d’appalto europea per l’ingresso nella compagine sociale di un operatore privato. A sollevare dubbi sulla bozza di nuovo statuto e sui patti parasociali allegati a esso, è il comitato tecnico di Rivieracqua che riunisce tutti i sindaci dei piccoli comuni.

La lettera indirizzata al commissario dell’Ato idrico imperiese, Claudio Scajola, è firmata dai sindaci di Terzorio (presidente del comitato tecnico Valerio Ferrari), Ospedaletti, Diano Marina, Montalto Carpasio, Pompeiana, Santo Stefano al Mare, Seborga, Stellanello e Vessalico. «Dall’esame della documentazione in oggetto si evince che la nuova disciplina regolatoria della società comporterà una notevole sproporzione dei poteri decisionali, dato che le stime del nuovo capitale sociale mostrano la seguente situazione: partecipazione azionaria del socio privato: 48,00%; partecipazione del Comune di Imperia: 28,64%; partecipazione del Comune di Sanremo/Amaie SpA: 22,27%; partecipazione dei restanti Comuni: 1,09%», – si legge nel documento protocollato l’altro ieri -.

«A tal proposito si ritiene utile sottolineare il fatto che il volume di affari generato dai comuni gestiti dal Rivieracqua, con l’esclusione di Sanremo e Imperia, si attesta a circa il 40% del totale, cui, stante le attuali previsioni statutarie, corrisponderà un potere decisionale sostanzialmente nullo», – concludono i sindaci che propongono una serie di modifiche in ordine ai poteri di nomina e alle deliberazioni assembleari, «al fine di riequilibrare le condizioni di disparità generate dal combinato disposto tra nuovo Statuto/Patti Parasociali e composizione del capitale sociale, e dare concreta agibilità e rappresentanza a tutti gli Enti Pubblici partecipanti e gestiti dalla futura Rivieracqua».

Durante la mattinata odierna, si è tenuto un primo confronto tra il presidente del comitato tecnico, il sindaco Valerio Ferrari, e la struttura commissariale di Rivieracqua. Le eventuali modifiche allo statuto potranno essere approvate a maggioranza dei comuni soci con il voto determinante di Sanremo e Taggia.

(In copertina un’immagine dell’assemblea dei sindaci)

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