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Nave rigassificatrice a Vado, Progetto Comune Taggia: «Questa città non riesce a smarcarsi da pressioni politiche genovesi»

5 aprile 2024 | 11:25
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Nave rigassificatrice a Vado, Progetto Comune Taggia: «Questa città non riesce a smarcarsi da pressioni politiche genovesi»

«Il Sindaco Conio nelle dichiarazioni di voto ha impugnato ragioni superflue, inchinandosi ad una “ragion di stato” debolissima, se non del tutto inesistente»

Taggia. «Ieri sera nel consiglio comunale di Taggia si è palesata, per l’ennesima volta, la sudditanza politica nei confronti della giunta regionale». Lo dichiara il gruppo Progetto Comune Taggia.

«Il voto contrario della maggioranza alla nostra mozione contro la nave rigassificatrice a Vado, il cui impatto ambientale è di fortissima entità, dalla Costa Azzurra al Tigullio, ha dimostrato che questa città non riesce a smarcarsi dalle pressioni politiche genovesi.

Il Sindaco Conio nelle dichiarazioni di voto ha impugnato ragioni superflue, inchinandosi ad una “ragion di stato” debolissima, se non del tutto inesistente.

L’aggravante nel Comune di Taggia risiede nel fatto che questa Giunta, nella persona del Sindaco, gioca su più fronti, passa con estrema facilità dalle anticamere del Presidente di Provincia, ai caffè con “l’amico Giovanni” Toti, colui che ha rovinato la sanità pubblica con progetti in continuità con l’esempio lombardo, quello delle privatizzazioni, ma ormai dal decadimento netto.

Probabilmente le velleità di staffetta con la Consigliere Regionale Cerri superano ogni problema di coscienza che un politico può avere. Ma a sopportare le conseguenze di tali scelte saranno prevalentemente le successive generazioni, che presumibilmente non potranno votare per i diretti interessati.

Si sono riscontrate alcune criticità: le sue assenze nelle lotte contro la cementificazione in Valle Argentina sulla tematica della diga o di qualsiasi invaso, lasciando praticamente solo il Sindaco Orengo di Badalucco,

l’esser favorevole alla costruzione di un nuovo Ospedale sulla tutelata (da Statuto Comunale) piana taggiasca, in una zona a rischio esondazione, e sopra una falda acquifera, come da dichiarazioni del Sindaco stesso.

Ne possiamo dedurre che non esiste alcuna volontà nella salvaguardia del territorio, non esiste manutenzione del territorio, esistono solo grandi opere dettate “dalle circostanze”, a cui sottostare diligentemente, con la scusa ormai scontata del PIL, della crisi e di un giro d’affari pazzesco con un futuro senza controllo».