Monaco. Ci sono partite che hanno significato solo perché possono determinare una posizione in classifica per una delle contendenti, mentre l’altra squadra non ha più nulla da chiedere alla stagione: il Bayern è tranquillo, il Roca Team deve blindare la sua posizione tra le prime quattro, per assicurarsi il vantaggio del campo nei playoff.
Sono queste partite rischiose, perché la pressione è tutta sulle spalle di una squadra, mentre l’altra gioca libera e senza niente da perdere, è l’inizio è proprio così, coi tedeschi che spinti da Bolmaro e da Edwards provano a scappare via, e obbligano il Roca Team ad inseguire, Mike James deve entrare subito in partita e poi ci pensa la premiata ditta Loyd-Okobo a rubare palla per il 20 a 12 con conseguente timeout di Pablo Laso.
Ma il flusso della partita non cambia, una tripla di Loyd taglia le gambe ai bavaresi e il Monaco dilaga, fino a che due liberi di Okobo chiudono un primo quarto fin troppo facile sul 29 a 14 per il Roca Team.
Privi anche di Serge Ibaka, sicuramente il loro leader tecnico ed emotivo, i tedeschi non riescono ad organizzare una reazione plausibile ad inizio secondo quarto, tanto che Okobo con una tripla li doppia nel punteggio, 36 a 18, Mike James fa il punto del 39 e in campo ci sono addirittura Cornelie e Kemba Walker, il Bayern continua a perdere palloni e Loyd inchioda il 43 a 22.
Anche Lucic è solo a tratti il giocatore dominante di poche stagioni fa, i bavaresi fanno fatica a restare in partita, arrancano ad una ventina di punti di distanza ed è Mike James dalla linea della carità a fissare il punteggio del secondo quarto sul 52 a 30, testimonianza chiara di un dominio totale del Roca Team.
I bavaresi ci provano a cambiare qualcosa ad inizio terzo quarto, cercano di prendere di sorpresa i monegaschi, ma è sempre il nativo di Portland a prendere il controllo del gioco, mettendosi in proprio o mettendo in ritmo i compagni, cavalcando in questo frangente un Alpha Diallo ispirato che ne mette 8 in un amen e obbliga Pablo Laso all’ennesimo timeout di riflessione.
Qualcosa sembra cambiato in casa bavarese, per lo meno il gioco è più fluido, Edwards, alla fine 26 per lui, e Francisco corrono e segnano due triple per un più 17 monegasco che convince stavolta Obradovic a fermare la partita, anche se Edwards con un altra tripla riduce il divario a 14 punti e per la prima volta nella gara sembra che l’inerzia adesso sia tutta del Bayern, il terzo quarto finisce 72 a 60 ma il parziale è un chiaro, e preoccupante, 30 a 20 per i bavaresi : occorre cambiare rotta, non ci si può consegnare così agli avversari.
L’ultimo quarto inizia sotto il segno di una difesa aggressiva dei bavaresi, molto più fisica, decisa, poi in attacco ci pensa Edwards a fare il diavolo a quattro e a portare il punteggio sul 75 a 69, con conseguente timeout di Obradovic e la netta sensazione di una partita che è adesso tutta in salita.
Arrivano sul meno 4, i bavaresi, prima che il Roca Team riesca in qualche maniera a riprendere un vantaggio di 7 punti anche se le incursioni di Francisco ( 17 in totale per lui0) fanno sempre male e il vantaggio monegasco è adesso di 3 soli punti, 80 a 77 con poco più di due minuti sul cronometro e tanta, tanta ansia.
Booker fa il canestro del meno due, Mike James in lunetta fa 1su 2, poi per fortuna Edwards forza in entrata e dall’altra parte Mike James non sbaglia in lunetta.
Tocca a Lucic con una tripla fare ancora meno 2, poi è Diallo, in grande spolvero stasera con 20 punti, che nel traffico inchioda il più 4 e tocca a Laso chiamare timeout.
Due liberi di James sembrano dare la sicurezza, ma è una tripla del solito Francisco a dare il meno tre ai bavaresi; i conti li chiude Mike James ( 17 punti e 12 assist) che dalla lunetta scrive il definitivo 89 a 85 che porta la vittoria e allontana un incubo che si stava materializzando dopo un parziale di 37 a 55 subito in un tempo da una squadra arrivata alla Salle Gaston Médecin dimessa e rimaneggiata ma che strada facendo ha trovato, con la decisiva complicità del Roca Team la strada per preparare un piattino avvelenato che avrebbe fatto davvero malissimo.
Ancora una volta, bisogna fare di necessità virtù e tenere stretta una vittoria che tiene la squadra tra le prime quattro, garantendo il fattore campo nei playoff : però è lampante che da oggi in poi queste amnesie collettive, questi cali di tensione non saranno più perdonati, perché la legge dei playoff è spietata ma chiara, o vinci o la prossima serie la guardi in televisione.
Marco Ghisalberti Streambasket.com
[Foto Eurolega]
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