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Migranti, firmato protocollo di intesa tra Prefettura e Comune di Molini di Triora per progetti di integrazione fotogallery

Sul Cpr a Diano Castello: «Si tratta di una ipotesi come tante altre, in cui non c’è una definizione di un iter procedimentale»

Imperia. E’ stato sottoscritto stamane, presso il salone di rappresentanza della prefettura di Imperia, il protocollo di intesa tra il prefetto Valerio Massimo Romeo e il Comune di Molini di Triora, rappresentato dal sindaco Manuela Sasso, grazie al quale saranno avviati progetti educativi di integrazione destinati ai migranti accolti nei due Cas (centri di accoglienza straordinaria) presenti nel territorio comunale del piccolo borgo della valle Argentina.

Dei 76 Cas presenti in provincia di Imperia, che ospitano in totale 800 stranieri, due si trovano infatti proprio a Molini di Triora, dove già negli anni passati sono stati avviati progetti di integrazione, che hanno portato all’inserimento stabile nel territorio di alcuni migranti, che nel piccolo centro hanno trovato casa e lavoro. Si tratta di due strutture, messe a disposizione dal Comune, dove sono alloggiati una trentina di giovani uomini, tra i 18 e i 25 anni e, in un immobile diverso, alcuni nuclei familiari composti da giovani donne e dai loro bambini, tutti in età prescolare.

«Si tratta di un progetto già realizzato nel 2014-15, con il Comune di Triora che è stato il primo a stipularlo – ha dichiarato il sindaco Sasso -. Ha funzionato molto bene per tre anni, poi con il cambio di responsabile della cooperativa che gestisce il Cas e del gruppo di volontari, è un po’ sceso. Questi ragazzi, una trentina, assieme agli operai del Comune svolgeranno dei piccoli lavori e questa è veramente un’ottima occasione di integrazione, visto che queste persone entrano in contatto con i residenti e si sentono utili. Dal protocollo precedente sono uscite bellissime storie di integrazione: chi ha messo su famiglia, chi lavora. Questa è la differenza di chi ha la fortuna di trovarsi in un piccolo paese, rispetto a chi vive in centri come Ventimiglia e Sanremo, dove sarebbe difficile inventarsi e gestire un progetto del genere. In un paese, tra l’altro, le persone sono più predisposte ad accogliere e integrare. Con la firma di oggi, questi ragazzi potranno essere inseriti nel libro di volontari, per aiutare in diverse occasioni, tra cui sagre o feste». Tra l’altro, ha sottolineato il sindaco, sono stati proprio i giovani migranti ad esprimere la volontà di rendersi utili e partecipare attivamente alla vita del paese.

Parallelamente, verranno predisposti progetti destinati a mamme e bimbi, che saranno coinvolti in attività ludico-ricreative insieme ai bambini residenti nel borgo.

Soddisfatto il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo: «Con questo protocollo si avvia un progetto di integrazione che, rispetto agli anni precedenti, si amplia anche alle famiglie con bambini e alle donne. Ci saranno dunque due percorsi diversi. E’ un progetto virtuoso, perché il più delle volte registriamo nei Cas una inattività da parte dei migranti, in attesa di essere chiamati dalla commissione per il riconoscimento dello status, inoltre, serve agli stessi migranti per avere un maggiore rapporto con i cittadini, con la possibilità di partecipare volontariamente ad attività di carattere manuale o culturale, che non solo riempiono le giornate del migrante, ma consentono anche di instaurare un rapporto con la collettività».

Inevitabile la domanda sul Cpr (centro per il rimpatrio), che secondo indiscrezioni dovrebbe sorgere all’ex Caserma Camandone di Diano Castello. Voce, questa, al momento smentita dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha parlato di una decisione non ancora presa. «E’ stata fatta chiarezza in maniera precisa dal ministro dell’Interno, anche il governatore Toti è stato molto chiaro sull’argomento – ha dichiarato Romeo -. Si tratta di una ipotesi come tante altre, in cui non c’è una definizione di un iter procedimentale. Al sindaco di Diano Castello e al Comitato è stato detto che il Comune di Diano Castello è tra quelli che sono oggetto di valutazione, ma la decisione sarà presa dagli organi tecnici e ci dovranno essere delle intese». Sulla manifestazione del Comitato “No al Cpr”: «Il diritto di manifestare spetta a tutti. I sindaci temevano un danno di immagine e non vorrei che a fronte di una ipotesi, non vorrei che proteste per una situazione non ancora definita possa provocare un danno di immagine, poi il diritto a manifestare è garantito dalla Costituzione».

Il prefetto ha voluto ringraziare il personale dell’ufficio immigrazione della Prefettura per il lavoro che ha portato alla firma odierna del protocollo di intesa con il comune di Molini di Triora. Alla sottoscrizione dell’accordo, erano presenti, oltre al senatore Gianni Berrino, i massimi vertici provinciali delle forze dell’ordine: il questore Giuseppe Felice Peritore, il comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Marco Morganti e il tenente colonnello della Guardia di Finanza Niccolò Francalanci.

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