Imperia, inaugurato il nuovo polo sportivo San Lazzaro, il sindaco Scajola: «Ci voleva qualcosa all’aperto»

Imperia. Il nuovo Polo Sportivo San Lazzaro è la nuova realtà della città, uno spazio per i giovani e gli amanti dello sport. Dal campo di basket, a quello di pallavolo e di beach volley oltre al pattinaggio e un’area per gli allenamento per il corpo libero e una zona bar per passare del tempo assieme tra amici e famiglia.

«Ci voleva qualcosa all’aperto- ha spiegato il sindaco Claudio Scajola– abbiamo 3 mila ore di sole e questo luogo che bisognava cucire, perché era abbandonato, fra il parco urbano, il tennis, il palazzetto dello sport e la piscina. E’ tutto collegato, vicino alla ciclabile che fra poche settimane apriremo. Tutto rende questo spazio ricreativo e turistico e avvicina i giovani agli sport all’aperto.  Ci sono il basket, il beach volley, il pattinaggio, gli sport a corpo libero con attrezzature e credo che sia un polo molto interessante. Poi abbiamo fatto il bar in modo che i ragazzi possano stare con i genitori e gli spogliatoi. Una buona collaborazione con il Basket Imperia, che ha preso in gestione questo impianto e ne curerà il mantenimento».

I lavori per la realizzazione del nuovo Polo dello Sport, per un valore di circa 750 mila euro, rientrano nel programma di interventi “Recovery Imperia”, per il quale l’Amministrazione Comunale ha vinto un bando PNRR del Ministero dell’Interno da 20 milioni di euro per la realizzazione di 11 opere, realizzate o in corso di realizzazione.

Realizzato attraverso il recupero di un’area in stato di abbandono, il nuovo Polo dello Sport ospita campi multidisciplinari all’aperto, tra cui basket, pallavolo, beach volley o beach tennis e un’area per allenamento allestita con attrezzi per Calisthenics. È stata inoltre collocata, a perimetro dell’area, una pista per riscaldamento o per il pattinaggio a rotelle.

Oltre a spogliatoi e servizi igienici, è stata realizzata anche una struttura bar con sottostante magazzino, con tetto piano ricoperto da pannelli fotovoltaici, i quali renderanno il centro sportivo quasi indipendente dal punto del fabbisogno energetico.