Stadio ciccione

«Imperia ancora senza stadio», la denuncia di Bracco

«La consegna dell’opera scadeva il 31 Marzo e l’avanzamento lavori è evidente nelle foto»

Imperia. «Imperia ancora senza stadio», la denuncia del consigliere di minoranza del Comune di Imperia Ivan Bracco punta il dito sullo stadio cittadino, il Ciccione, che «cade in coma farmacologico nel 2023 ad opera dell’amministrazione Scajola».

«Lo Stadio Ciccione- scrive in una nota il consigliere di minoranza di Imperia Ivan Bracco-  nasce a settembre del 1969, dopo la ristrutturazione del ex campo Ilva, e cade in coma farmacologico nel 2023 ad opera dell’amministrazione Scajola. L’abbattimento dei pali, a sostegno dell’impianto luci, costringe i calciatori dell’Imperia Calcio ed i loro sostenitori, unici incolpevoli, a giocare le partite interne ad Andora, nell’anno del centenario societario. La dirigenza della società si genuflette alle scelte dell’amministrazione comunale, di cui è parte attiva, sembrerebbe in cambio di strutture costruite nell’antistadio dedicate al basket ed al padel; argomentazione appresa da un’intervista al Sindaco Scajola».

«Che due impianti, avulsi dal gioco del calcio, debbano fungere da futuro volano economico, per il sostentamento dell’intera struttura, genera più di una perplessità. La consegna dell’opera scadeva il 31 Marzo e l’avanzamento lavori è evidente nelle foto. L’appellarsi alla ricerca della perfezione, come accaduto per il Cavour, è un alibi che fa sorridere e stride, fortemente, con la politica dei fatti. Lasciamo stabilire ai nostri concittadini chi fa uso strumentale delle parole e ci complimentiamo con staff tecnico e giocatori dell’Imperia Calcio che si apprestano a vincere, con largo anticipo, un campionato dominato sul campo. Campo che, purtroppo per Imperia- conclude Bracco- non è stato e non è il Nino Ciccione».

Il ritardo dei lavori allo Stadio Ciccione era approdato in consiglio comunale lo scorso febbraio  con una question Time presentata dal consigliere Alessandro Savioli, di Società Aperta. A rispondere l’Assessore Gianfranco Gaggero.

«I lavori del campo Ciccione sono stati finanziati dal PNRR con contatto di appalto che è stato sottoscritto a giugno del 2023 per oltre un milione di euro» aveva commentato in risposta alla question time di Savioli, l’assessore Gaggero.

«L’oggetto dell’appalto è la realizzazione di una cittadella dello sport affianco al campo Ciccione, con la costruzione di un nuovo campo polifunzionale e le relative coperture e infrastrutture accessorie. I tempi contrattuali sono di 180 giorni decorrenti dal 29 maggio 2023 e avrebbero dovuto terminare, come indicato dal consigliere Savioli, a novembre. Lo scorso ottobre è stata sottoscritta una variante per 19 mila euro e i tempi sono stati prorogati determinando la fine dei lavori a fine marzo 2024. Le ragioni che hanno determinato la variante sono innumerevoli ma indicano l’esigenza di modificare le altezze di portata delle torri-faro per alloggiarci gli apparati di telefonia mobile che in prima battuta non si ipotizzava di mantenere lì. Sono in corso interventi di ripristino del campo erboso e per quanto riguarda le tribune, si prevede in futuro di studiare una soluzione progettuale per renderle agibili. L’inaugurazione è prevista per la prossima primavera» aveva concluso l’assessore Gaggero.

 

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